"Quanto vi danno per perdere la partita?". Caso Ponsacco, le voci al vaglio della Procura

In una telefonata tra un calciatore locale e un collega del San Miniato Basso i sospetti della combine per favorire il Castelfiorentino

Calcio (foto d'archivio)

Calcio (foto d'archivio)

Ponsacco (Pisa), 19 aprile 2022 - Cinque minuti, poco più, di conversazione ritenuta compromettente. E’ la durata dell’audio sul quale la procura federale inizia da oggi a indagare ascoltando intanto le dichiarazioni di Livio Paci (allenatore) e Luca Mattei (vice allenatore), ossia i due tesserati del Ponsacco che hanno presentato l’esposto denunciando una presunta combine per due gare del campionato di Eccellenza (Cuoiopelli-Castelfiorentino e Castelfiorentino-San Miniato Basso) che avrebbero avuto come obiettivo quello di far retrocedere direttamente il Ponsacco a vantaggio del Castelfiorentino.

«Senti me, senti me, ma domenica – inizia il calciatore del Ponsacco – ci sono novità?" Risponde il collega del San Miniato Basso: "Che io sappia, le ultime cose, si sono trovati la settimana scorsa. Cioè si parla così in generale. Si sono trovati per un caffè tutti e tre i direttori, nostri, di Santa Croce e Firenze (Castelfiorentino, ndr ) che io sappia. Però non lo so ancora, comunque vado al campo e poi ti dico meglio". A quel punto si sentono alcune persone che parlano sottovoce dietro al calciatore del Ponsacco e lo spronano ad incalzare l’amico su un presunto scambio di denaro. "Quindi 10mila il premio?" Risponde il giocatore del San Miniato: "Ti dico quello che mi hanno detto che hanno dato verso Fucecchio Santa Croce (sabato 16 aprile era in calendario anche Fucecchio-Cuoiopelli, finita 1-1, ndr ) dice di sì". "E a voi – prosegue il giocatore del Ponsacco – quanto vi hanno offerto? Lo sai?". La risposta: "A noi ancora non lo so. Mi sembra di aver capito dieci e dieci, quindici e cinque. Non lo so, non lo so".

Poi si tirano in ballo altro calciatori. E’ ancora quello del Ponsacco a parlare. "Senti me, ma (viene fatto il nome di un calciatore del San Miniato) vuol giocare?" Risposta: "No". La conversazione prosegue con una serie di interrogativi sul fatto che altri calciatori si rifiutino di partecipare alla combine e spingano per rimanere fuori dalla partita, mentre le società potrebbero chiedere di accomodare il risultato. Il giocatore del Ponsacco allora dice: "E poi che fanno si scansano? Cosa fanno?". Risposta: "Non lo so. Comunque ti dico meglio oggi dopo l’allenamento, ti chiamo. Va bene?".

La telefonata sembra in procinto di chiudersi, ma ancora una volta si sentono voci in sottofondo che spingono il giocatore del Ponsacco a cercare altre risposte che possano compromettere la posizione delle società in ballo. "Perché a me è arrivata una voce che dice che è già fatta, sicché... Capito?", dice il ponsacchino. Riposta: "Sì? Davvero? Pensi sia veritiera la voce o no?". Ancora il giocatore del Ponsacco: "Io penso di sì, vedrai. Quello che m’hai detto te, poi questa voce e tutto alla fine torna, capito?". L’audio si conclude con i due che parlano di un’altra partita, quella tra San Miniato Basso e Tuttocuoio, finita 1-0 per i giallorossi. I giocatori si interrogano sul possibile intreccio di risultati, ma si capisce che sono solo supposizioni. Ora toccherà alla procura fare luce su quanto accaduto.