Il Dramma Popolare "apre" al mondo dei giovani e alle scuole

San Miniato, nuove iniziative dello storico Teatro del Cielo che ha realizzato una bella iniziativa per 300 studenti con Matteo Corradini

Matteo Corradini all'auditorium Carismi

Matteo Corradini all'auditorium Carismi

San Miniato, 14 aprile 2017 Ora il Dramma Popolare di San Miniato guarda  con forza ai giovani. Per lo loro la Fondzione Idp, forte di settant'anni di storia e di succesi,  guidata con passione da Marzio Gabbanini, realizzerà uno spettacolo il prossimo ottobre. E per loro, nei giorni scorsi, ha portato all’auditorium Carismi, un grande scrittore come Matteo Corradini, accolto da un pubblico di oltre 300 persone, in particolare bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Comprensorio con i loro insegnanti e moltissimi genitori, i dirigenti scolastici con i collaboratori. L’iniziativa è stata di alto valore culturalee legata ad un tema forte: La parola che libera e rende liberi, che sarà il filo conduttore di tutta la Festa del Teatro 2017. Un’iniziativa che ha inteso far riflettere sul potere narrativo e liberatorio della scrittura a partire intanto dalle esperienze dei bambini di Terezin, il ghetto cecoslovacco in cui furono chiusi ben quindicimila ragazzi, i quali trovarono, nella stesura del loro settimanale «Vedem», la forza di resistere agli orrori del nazismo e in quella delle poesie una possibile speranza nel futuro. A coinvolgere un pubblico attentissimo e fortemente motivato, insieme a Corradini, c’era il vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca.

I ragazzi hanno ascoltato in un silenzio carico di emozioni e di reale interesse, le parole del prelato, che sa indirizzarsi con estrema sensibilità e sapienza al cuore e alla mente di giovani e meno giovani e il racconto, accompagnato da un video di grande realismo, di uno scrittore in grado di conquistarsi con immediatezza l’affetto di tutti in virtù di una capacità di affabulazione da cui traspirano la sua vasta umanità, uno spirito ironico e scherzoso dietro il quale mascherare spesso la commozione. Al termine di applausi scroscianti, le tantissime domande da parte del pubblico, di ragazzi desiderosi di saperne ancora di più e di manifestare il proprio interesse.

L’iniziativa si è conclusa con con l’attore Andrea Giuntini e il Gruppo «Vincanto» che, fra parole e musica, hanno fatto rivivere, tra musica ed emozioni, la terribile esperienza dei bambini di Terezin. Questo è solo un altro passo del cammino del "Dramma" che nel rapporto con i giovani - attori della società del futuro - raffoza la sua missione di un teatro che va incontro al suo pubblico e lo cerca ovunque, nelle piazze, nelle chiese, nella fabbriche e anche nelle scuole. Una missione che Gabbanini ha valorizzato e rilanciato.