Carismi, corsa ai fondi sul mercato per presentare le offerte vincolanti

Confermata la corsa a tre durante la riunione con i sindacati. Vertici impegnati in trattative serrate

Piacentini, Bandini e Gronchi

Piacentini, Bandini e Gronchi

San Miniato, 14 febbario 2017 - Tra le tante indiscrezioni che filtrano intorno al futuro della Cassa di Risparmio di San Miniato c’è anche quella che con la fine del mese un’assemblea degli azionisti possa vagliare i nuovi scenari della banca che da quasi un anno attende un’aumento di capitale da 130-160 milioni di euro. Rafforzamento reso necessario dopo il rosso di bilancio da 67 milioni reso noto a marzo 2016. Di certo c’è una cosa: i vertici (il presidente Alessandro Bandini, l’Ad Divo Gronchi e il dg Silvano Piacentini) sono impegnati in trattative serratissime e che potrebbero essere ad un passo dalla meta. Come c’è - altro dato certo - la Banca d’Italia impegnata in prima persona nella non semplice operazione di traghettare in acque sicure la Cassa di Risparmio di San Miniato». Claudio Fiaschi (Fisac-Cgil), all’esito del tavolo di lunedì sera con la proprietà, sottolineando che “un’offerta vincolante, stando alle voci, sarebbe già dovuta arrivare la scorsa settimana”. “Invece - aggiunge - ancora non c’è alcunché di definito sul tavolo”.

Ma chi prenderà il controllo di Carismi? Il «nodo» ha tanti volti, compreso quello economico: ovvero il reperimento di risorse che può avvenire sul mercato come in quota sul fondo interbancario di garanzia. Sia la riassicurazione panamense Barent’es, che la cordata portata avanti dall’ex ad di Deutsche Bank De Bustis starebbero completando le offerte per proporle vincolanti nel tavolo delle trattative. «Ma sappiamo anche – aggiunge Fiaschi – che il dossier Carismi è ancora sul tavolo di Credit Agricole che sta valutando la triplice operazione di acquisizione di banche, segnatamente, quella di Cesena, quella di Rimini e quella sulla «San Miniato».

Spazio per trattative in esclusiva, a questo punto, non sembra più esserci visto che la corsa a tre è certa e che l’organo di vigilanza segue da vicino queste operazioni. Su tempi, ormai, nessuno è più in grado di fare pronostici: ogni scadenza circolata in questi mesi è stata puntualmente disattesa. Nessuno credeva che la vicenda del salvataggio della Carismi Spa potesse superare la fine del 2016 e invece si avvicina a grandi passi l’approvazione di un nuovo consuntivo e non c’è alcunché di definito. «La banca lavora in tranquillità – aggiunge Fiaschi – Il bilancio è altra cosa rispetto alla partita in corso per il rafforzamento patrimoniale e, se necessario al buon fine dell’operazione, l’organo di vigilanza potrà concedere tempo per arrivare alla soluzione».Quindi se non è questione di ore sarà questione di giorni. La soluzione, pare acclarato, sarà di mercato.