San Miniato rende omaggio ai Taviani con la cittadinanza onoraria

I fratelli registi: "Sarebbe bello poter fare la prima di un nostro film proprio qui"

I fratelli Taviani con il sindaco Gabbanini mentre firmano il documento della cittadinanza onoraria

I fratelli Taviani con il sindaco Gabbanini mentre firmano il documento della cittadinanza onoraria

San Miniato, 25 giugno 2015 - “Se la prima del nostro prossimo film fosse fatta a San Miniato per noi sarebbe una cosa molto importante”. L'auspicio è di Paolo Taviani, che giovedì 25 giugno nsieme al fratello Vittorio ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini in una sala del consiglio comunale gremita. Un pubblico ben più numeroso poi ha affollato l'auditorium che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha recentemente ristrutturato e aperto al pubblico per la proiezione di Meraviglioso Boccaccio. Uno spazio, quello di piazza Bonaparte, che nella sua natura polivalente si presta anche a proiezioni cinematografiche e proprio lì Paolo e Vittorio Taviani vorrebbero la prima di un loro prossimo film.

Questo annuncio è stato solo uno dei tanti momenti significativi che hanno caratterizzato la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria ai due fratelli cineasti. San Miniato così ha in qualche modo saldato una sorta di debito di riconoscenza con i Taviani, che con almeno due dei loro film – il primo storico documentario “San Miniato luglio 1944” e poi l'indimenticabile “La notte di San Lorenzo” - hanno fatto conoscere San Miniato in tutto il mondo. “Ma in fondo in tutti i nostri film abbiamo messo qualcosa della nostra infanzia e della nostra gioventù – ha detto Paolo Taviani – portandosi dietro il fardello di una generazione che aveva vissuto e conosciuto la guerra. Forse anche per questo – ha proseguito Vittorio Taviani – per noi la storia è stato più un qualcosa da tradurre come mito che non come documento”. La firma sul libro d'onore e gli omaggi del sindaco Gabbanini, tra cui alcuni acquarelli di Dilvo Lotti e degli oggetti in pelle, hanno fatto dei Taviani cittadini onorari di una terra di cui comunque sono figli da tutta una vita.