Violenza sessuale su una donna affetta da gravi patologie

Le indagini sul caso sono scattate a seguito di una querela

Violenza sessuale (foto repertorio)

Violenza sessuale (foto repertorio)

Pontedera, 22 giugno 2019 - Si fece praticare sesso attraverso le sbarre del letto in cui era costretta per motivi di salute. Questa la contestazione della Procura di Pisa ad un 50enne residente nel Comprensorio del Cuoio dove, secondo le indagini, sarebbero avvenuti i fatti nell’aprile scorso a casa della vittima. La donna è affetta da gravi patologie. Ma questo invece che un freno sarebbe diventato invece strumento per una vicenda di violenza sessuale sulle quali l’attenzione degli inquirenti è stata immediata, precisa e capillare.

Tanto che il pubblico ministero ha già notificato al difensore dell’indagato l’avviso di conclusione delle indagini che fa scattare ora i venti giorni di tempo a disposizione per chiedere di essere interrogato o per produrre memorie difensive - nelle quali eventualmente fornire un diverso copione dei fatti - all’esito delle quali, se avanzate, la Procura valuterà le successive determinazioni.

Le indagini sul caso sono scattate a seguito di una querela: un solo episodio, da quanto si apprende, quello attribuito al 50enne che aveva accesso alla casa e quindi alla camera e al letto della pensionata. Era, pare, un amico di famiglia che forse ogni tanto faceva visita alla dona o si occupava di lei: e lui si sarebbe approfittato - secondo il copione dell’accusa - di un momento in cui pensava di non essere visto. E’ in quella circostanze che, valutata la situazione «favorevole», secondo l’accusa, l’indagato si sarebbe fatto praticare dalla pensionata sesso orale. Invece quell’episodio - sulle modalità c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti - è stato poi messo «nero su bianco» in una querela che ha aperto le porte ad accertamenti che la Procura ha fatto in tempi rapidi, raccogliendo tutti gli elementi ritenuti nessari per formulare un capo d’imputazione sul quale potrebbe celebrarsi nelle prossime settimane l’udienza preliminare se verrà chiesto il rinvio a giudizio.

Carlo Baroni