di Sarah Esposito  Gli ex macelli pubblici saranno la nuova sede della biblioteca comunale di Capannoli. Si è chiusa in questi giorni la gara per i lavori di trasformazione di quelli che un tempo erano i lavatoi e che adesso, in parte, ospitano il magazzino comunale. Un immobile costruito nel 1906 come lavatoio pubblico, progettato dell’architetto Luigi Bellincioni, e che nei primi decenni del secolo scorso ha subito una trasformazione e un ampliamento per diventare macelli pubblici.  La storia di questo edificio è descritta nella relazione storica-artistica presentata alla sovrintendenza di Pisa redatta dall’architetto Alfredo Signorini. Il corpo principale dell’immobile rimarrà intatto, mentre i lavori riguarderanno il rifacimento del tetto, la sostituzione degli infissi che manterranno però la forma ad arco, il consolidamento delle murature strutturali e il rifacimento degli impianti. "Con la realizzazione di questo progetto – si legge nella relazione – sarà rigenerato un edificio storico che ha vissuto per molto tempo con uso improprio. La difficoltà di poter recuperare edifici di questo tipo, spesso scaturisce, non solo dagli aspetti economici, ma dalla disattenzione verso la nostra storia, la memoria e l’esempio". Un progetto con il quale il Comune ha partecipato al bando regionale relativo alla riqualificazione degli immobili storici e di pregio, ottenendo il finanziamento di buona parte dell’intervento. "A breve – annuncia la sindaca Arianna Cecchini – ci sarà l’affidamento dei lavori. Dalla Regione il contributo è di 252mila euro a fronte di un costo complessivo di 315mila euro. Il rimanente lo finanzierà direttamente il Comune. Un intervento che ci porterà non solo al recupero di un immobile di pregio ma anche allo spostamento della biblioteca in un luogo più facilmente accessibile, lasciando villa Baciocchi come sede museale ed espositiva a tutti gli effetti". Dalla Villa infatti la biblioteca dovrebbe trasferirsi negli ex macelli già tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, un luogo più centrale e comodo, visti anche i vicini parcheggi di piazza della Repubblica. Del vecchio edificio adesso rimangono i pavimenti e una toponomastica, via Fontino, che associa quel preciso punto di Capannoli alla presenza dell’acqua. Tra i temi dei prossimi mesi ci sarà anche l’adeguamento dei prezzi, questione che incide fortemente su tutti i lavori pubblici progettati e programmati prima che avesse inizio l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia. Aggiornamenti che peseranno sulla parte finanziata dal Comune, mentre rimane fissa la cifra ottenuta dai finanziamenti regionali. Sarah Esposito

Cronaca

di Sarah Esposito

Gli ex macelli pubblici saranno la nuova sede della biblioteca comunale di Capannoli. Si è chiusa in questi giorni la gara per i lavori di trasformazione di quelli che un tempo erano i lavatoi e che adesso, in parte, ospitano il magazzino comunale. Un immobile costruito nel 1906 come lavatoio pubblico, progettato dell’architetto Luigi Bellincioni, e che nei primi decenni del secolo scorso ha subito una trasformazione e un ampliamento per diventare macelli pubblici. 
La storia di questo edificio è descritta nella relazione storica-artistica presentata alla sovrintendenza di Pisa redatta dall’architetto Alfredo Signorini. Il corpo principale dell’immobile rimarrà intatto, mentre i lavori riguarderanno il rifacimento del tetto, la sostituzione degli infissi che manterranno però la forma ad arco, il consolidamento delle murature strutturali e il rifacimento degli impianti. "Con la realizzazione di questo progetto – si legge nella relazione – sarà rigenerato un edificio storico che ha vissuto per molto tempo con uso improprio. La difficoltà di poter recuperare edifici di questo tipo, spesso scaturisce, non solo dagli aspetti economici, ma dalla disattenzione verso la nostra storia, la memoria e l’esempio". Un progetto con il quale il Comune ha partecipato al bando regionale relativo alla riqualificazione degli immobili storici e di pregio, ottenendo il finanziamento di buona parte dell’intervento. "A breve – annuncia la sindaca Arianna Cecchini – ci sarà l’affidamento dei lavori. Dalla Regione il contributo è di 252mila euro a fronte di un costo complessivo di 315mila euro. Il rimanente lo finanzierà direttamente il Comune. Un intervento che ci porterà non solo al recupero di un immobile di pregio ma anche allo spostamento della biblioteca in un luogo più facilmente accessibile, lasciando villa Baciocchi come sede museale ed espositiva a tutti gli effetti". Dalla Villa infatti la biblioteca dovrebbe trasferirsi negli ex macelli già tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, un luogo più centrale e comodo, visti anche i vicini parcheggi di piazza della Repubblica. Del vecchio edificio adesso rimangono i pavimenti e una toponomastica, via Fontino, che associa quel preciso punto di Capannoli alla presenza dell’acqua. Tra i temi dei prossimi mesi ci sarà anche l’adeguamento dei prezzi, questione che incide fortemente su tutti i lavori pubblici progettati e programmati prima che avesse inizio l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia. Aggiornamenti che peseranno sulla parte finanziata dal Comune, mentre rimane fissa la cifra ottenuta dai finanziamenti regionali.
Sarah Esposito

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Via libera alla rinascita degli ex macelli

Lo storico edificio disegnato dall’architetto Bellincioni ospiterà la biblioteca comunale. La sindaca: "A breve affideremo il cantiere"

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