Oltre 500 firme per riavere la scultura 'scippata'

Volterra e la Testa Lorenzini 'scippata', petizione popolare e nuovi appelli

La 'testa Lorenzini', uno dei reperti simbolo degli Etruschi

La 'testa Lorenzini', uno dei reperti simbolo degli Etruschi

Volterra, 18 marzo 2019 - Una seconda lettera indirizzata al ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli per chiedere che la scultura etrusca nota come ‘Testa Lorenzini’ sia esposta a Volterra. A scriverla il sindaco Marco Buselli che con la seconda missiva al Mibact, dopo quella già inviata con la richiesta che l’opera su cui lo Stato ha esercitato il diritto di prelazione investendo 355mila euro sia destinata al museo etrusco Guarnacci, sollecita una risposta, chiede un incontro urgente al ministero e lo informa sulla mobilitazione in atto.

Mobilitazione con la petizione on line che ha superato le 500 firme in 6 giorni. Per chiedere che il reperto di grandissima importanza che sarà a breve restituito alla pubblica fruizione, sia destinato a Volterra e non al museo archeologico di Firenze. Volterra, insomma, rivuole quella che considera una delle sue più significative e preziose opere d’arte.

Lo chiede a gran voce anche l’Accademia dei Sepolti che esprime disappunto perché «il ministero ha stabilito di proprio arbitrio la definitiva collocazione a Firenze». «Un atto di grave noncuranza e arroganza da parte delle istituzioni che, anziché rapportarsi ai territori con spirito di ascolto, si impongono con sconcertante autoritarismo – spiegano - La denominazione attuale continuerebbe ad avere valore se il reperto rimanesse nella città alla quale Lorenzo Lorenzini l’aveva destinata per valorizzare il Guarnacci, ma ora continuare a qualificarlo col nome dei Lorenzini non fa altro che acuire e aggravare l’onta nei confronti di Volterra».

Per l'Accademia la decisione del Mibact «si oppone ai moderni indirizzi sulle politiche culturali che tendono a mantenere vivo il rapporto tra le opere e il territorio di provenienza, come nel caso dei Bronzi di Riace; Volterra ha i titoli e i requisiti per mantenere in loco il proprio straordinario patrimonio».