La Rosa, ditte e case spesso allagate. Uno studio indagherà sulle cause

Terricciola corre ai ripari dopo i danni della bomba d’acqua

Il sindaco di Terricciola, Maria Antonietta Fais

Il sindaco di Terricciola, Maria Antonietta Fais

Terricciola (Pisa), 8 gennaio 2017 - Uno studio per capire come mai si allaga La Rosa di Terricciola. Se è solo uno «storico» cattivo deflusso delle acque – che comunque va risolto –, oppure se c’è dell’altro. La giunta comunale di Terricciola, guidata dal sindaco Maria Antonietta Fais, ha deciso di vederci chiaro approfondendo il caso e affidandosi a uno studio di ingegneria.

Tutto nasce da quello che è successo nel settembre scorso. Il 10 settembre si è abbattuta nel Comune di Terricciola una pioggia eccezionale di 118 millimetri di cumulato, a seguito della quale si sono verificate criticità un po’ su tutto il territorio della frazione. Ma l’evento maggiore è stata l’inondazione del centro abitato di La Rosa con allagamenti di tutto il tratto della Strada Regionale 439 Sarzanese Valdera che attraversa il centro abitato.

Un guaio che ha portato all’interruzione della viabilità ma anche a diverse problematiche e disagi per la popolazione e le attività che insistono alla Rosa.

Durante i temporali dei settembre più famiglie si trovarono a fronteggiare le conseguenze dell’acqua in casa e in particolare nei garage: tutta la viabilità andò in crisi, in particolare dal distributore fino al Giovannetti. Eventi simili erano già accaduti anche in anni precedenti e le cui cause – si legge nel documento dell’amministrazione comunale – "vanno ricercate in un cattivo deflusso delle acque piovane attraverso vecchi tombini stradali presenti lungo la strada".

Ma, secondo la giunta, anche se molti aspetti del problema sono chiari, è necessario cercare la massima sicurezza in modo da programmare interventi atti ad impedire il ripetersi di continui allagamenti che portano danni e caos. La scelta è quindi andata sulla necessità di eseguire uno studio idrologico del versante sovrastante la strada regionale con valutazioni idrauliche degli attraversamenti stradali presenti nel centro abitato.

"Le bombe d’acqua, ci hanno portato a ristudiare come smaltire le acque – dice il sindaco Fais –. Lo studio non è ancora completato. Ci sono stati però forniti i primi risultati e alcuni lavori sono stati fatti".