Ponsacco, le tartarughe aliene finiscono in trappola

Catturati cinquanta esemplari nel lago: "Stanno distruggendo flora e fauna"

La cattura delle tartarughe

La cattura delle tartarughe

Ponsacco, 10 giugno 2021 - Sono aliene ma, per carità, non hanno niente a che vedere con gli ufo dei film di Hollywood: tuttavia sono pur sempre... americane. Cinquanta tartarughe "Trachemys", originarie della Florida, sono finite in trappola fra le urla di giubilo dei bambini. Le altre compagne squamate, un buon centinaio per lo meno, continuano a sguazzare beate nel Lago Cavo di Ponsacco seminando danni ambientali a ripetizione non trovando concorrenti naturali.

"Si nutrono di pesci e uova – spiega il professor dell’Università di Pisa Marco Zuffi – e rischiano di distruggere l’intero ecosistema del lago".

Raccolte in una cesta, le tartarughe finite in trappole – anche ad una prima occhiata – non appaiono propriamente docili. "Anzi, mordono di brutto" avverte un ragazzino delle elementari strizzando l’occhio. "Contiamo da qui ad ottobre – continua il professor e biologo Zuffi uscendo dall’acqua con una trappola vuota – di prenderle quasi tutte, ma sono furbe. Se non fosse possibile continueremo l’anno prossimo". Perché, a parte tutto, il guaio è piuttosto grosso.

Tutta colpa dell’uomo, intendiamoci. "Il progetto di cattura delle tartarughe ha una duplice valenza – assicura l’assessore all’istruzione Stefania Macchi –: da una parte risponde ad una emergenza ambientale, dall’altra intende sensibilizzare i più giovani sulle tematiche ‘verdi’.

Queste tartarughe, non originarie della nostra zona, sono state comprate probabilmente a qualche fiera dai bambini. Crescendo questi animali sono diventati sempre più grandi e così sono state gettate nel lago". Pensando, forse, che avrebbe avuto una vita migliore, ma non credendo di mettere a repentaglio tutti gli altri esseri viventi che di fronte predatori tanto abili rischiano di estinguersi.

Così, alla cattura delle testuggini, partecipano – oltre che i volontari della Vab – anche i ragazzi delle scuole che imparano la lezione. "Siamo stati noi a lanciare l’allarme – aggiunge Monica Mariani, presidente di Eliantus –. Alcuni pescatori ci hanno parlato di pesci presi all’amo e divorati, proprio mentre venivano portati a galla. Grazie al contributo dei Lions di Pontedera-Valdera, inoltre, abbiamo anche allestito una cartellonistica che spiega i danni delle cattive pratiche ambientali".

Anche alcuni anatroccoli hanno fatto una brutta fine. Non così truce, invece, sarà il destino di queste tartarughe: "Che saranno portate – aggiunge il professor Zuffi – in un centro specializzato a Marina di Massa. Che però è già pieno e ospita oltre 2mila esemplari. La Regione non ha fondi per aprirne un altro". Guai della burocrazia e di una Toscana non proprio preparata al problema.

Dopotutto i l lago Cavo di Ponsacco sta assumendo, sempre più, un ruolo centrale nella vita della cittadina del mobile. Un polmone verde a pochi passi dal centro: "Che vedrà – assicura l’assessore Roberta Lazzeretti – ulteriori investimenti per rendere questa area sempre più un punto di riferimento per le famiglie".

Presto nuovi alberi, lampioni e – si pensa – anche ad una sorta di molo destinato a fungere da piccolo teatro all’aperto per spettacoli e concerti. Si studia anche l’ipotesi di un "Apino" mobile in grado di portare nel parco gelati e panini. Prima però va liberato dalle tartarughe: "E poi – anticipa il biologo Zuffi – anche da altre specie altrettanto pericolose come le nutrie e i gamberi killer". Come a dire, la lotta agli "alieni" è appena iniziata.