Strade e servizi, la minoranza scrive al prefetto

L’attacco dei consiglieri Moschi e Fidi: "Da decine di anni nessun investimento sulla viabilità. E le Poste devono riaprire il pomeriggio"

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L’opposizione bussa alla porta del Prefetto per mettere in fila i problemi viari che attanagliano la Valdicecina. I consiglieri comunali Paolo Moschi (Uniti per Volterra) e Massimo Fidi (Per Volterra) sono stati ricevuti dal prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, alla quale sono state esposte alcune difficoltà oggettive che i cittadini di Volterra riscontrano nella quotidianità. "Abbiamo segnalato la questione della viabilità volterrana, sia per Siena che per il capoluogo, la cui carreggiata è sprovvista delle misure minime da codice della strada. Una vera mancanza da parte della politica regionale e nazionale, con la Sp15 che la SS 439 Dir che attendono da decenni un ammodernamento, disatteso per la concentrazione di investimenti in aree maggiormente popolose ed elettoralmente più appetibili - spiegano Moschi e Fidi - inoltre abbiamo raccontato al Prefetto di Pisa la situazione intollerabile del taglio della pediatria, un quadro preoccupante che ha oggettivamente colpito il prefetto.

I consiglieri insistono: "Dal momento che il sindaco Giacomo Santi non muove foglia, ci siamo mossi noi e abbiamo chiesto che le Poste di Piazza dei Priori riaprano quanto prima nel pomeriggio, perché un territorio vasto come l’Alta Valdicecina non può rimanere con un ufficio postale aperto solo alla mattina, o con un’agenzia delle entrate aperta un solo giorno a settimana". Infine il consigliere Fidi ha espresso "preoccupazione per lo svolgimento del consiglio comunale, e per le mancate risposte del sindaco ai consiglieri, incluse le segnalazioni di situazioni di possibili pericoli, come si sono verificate per le infiltrazioni in zona Porta a Selci".