Spaccio, fondi per proteggere gli studenti

Il progetto ’Scuole sicure’ del ministero dell’Interno sbarca anche nel Comprensorio del Cuoio e finanzia alcuni progetti

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Lo spaccio è uno dei fronti più caldi. Impegna le forze dell’ordine senza sosta. Un fenomeno che, per la tipologia con cui si muove, richiede una rete di controllo attenta e capillare. Il mercato della droga si muove sotto traccia. Le scuole sono luoghi attenzionatissimi, "punti" sensibili. Anche nel Cuoio arriva "Scuole sicure". Un’iniziativa finanziata dal ministero dell’Interno per finanziare iniziative di contrasto allo spaccio di stupefacenti vicino agli istituti scolastici del territorio.

"Misure rese possibili grazie all’impegno di Matteo Salvini, che ha avviato i progetti nel 2018, e al sottosegretario Nicola Molteni, che ha proseguito il lavoro – spiega in una nota il deputato Mario Lolini della Lega, segretario del partito in Toscana – . Risorse che saranno destinate ad iniziative per contrastare il fenomeno". Vediamo i comuni che beneficeranno dei finanziamenti: sono 76mila euro tra Ponsacco, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte, Calcinaia, Casciana terme Lari". Fondi che consentiranno di attuare iniziative muovendosi un doppio binario che affianchi l’attività di monitoraggio e controllo ai cancelli degli istituti con specifici servizi di osservazione e prevenzione.

Potrà esserci, infatti, la possibilità grazie a questi fondi della a promozione di incontri e iniziative formative insieme a psicologi ed esperti in materia di disagio giovanile e dipendenze. Ma i fondi daranno anche la possibilità di attuare convenzioni con realtà di volontariato per vigilare le sedi della scuole disseminate sul territorio nell’intento di migliorare l’attività di controllo in supporto alle forze dell’ordine per il contrasto preventivo e dissuasivo dello spaccio di sostanze stupefacenti.

La presenza degli operatori può rivelarsi particolarmente significativa – ci sono esperienze in merito – prima dell’inizio dell’orario delle lezioni scolastiche ed oltre il termine di conclusione delle stesse. Che sono i due momenti in cui i ragazzi in attesa di entrare in classe o di tornare a casa, possono essere avvicinati da malintenzionati – magari anche giovani come loro - per portarli nel mondo della droga. Tutto questo unito a percorsi formativi ed informativi in classe può essere un’azione di contrasto rilevante. Le aree in cui insistono le scuole, per la presenza di tanti giovani, sono infatti zone a rischio degli appetiti ignobili degli spacciatori in cerca di potenziali clienti.

Carlo Baroni