Siccità, "L’acqua non salverà più le uve". Vendemmia con un calo del 30%

Il mondo agricolo toscano paga un conto salato. "La qualità però sarà eccellente"

La vendemmia sarà più anticipata del solito a causa del caldo e della siccità

La vendemmia sarà più anticipata del solito a causa del caldo e della siccità

Pontedera, 10 agosto 2022 - Il comparto agricolo continua a pagare un conto salato all’estate torrida che per ora mostra pochissimi e sporadici cedimenti. La siccità sta minacciando anche la prossima vendemmia, che sarà anticipata e di qualità ma in calo per rese, così come minaccia l’olivicoltura. Tutto questo dopo aver già visto ridotta, danneggiata o compromessa il 30% della produzione agricola stagionale a causa della miscela eccezionale delle prolungate temperature, delle scarsissime precipitazioni con fiumi e corsi d’acqua a secco che hanno costretto gli agricoltori a ricorrere all’irrigazione di soccorso. Per l’agricoltura della Valdera alcuni dei principali segmenti del comparto rischiano un duro contraccolpo economico.

"La qualità sarà alta – dice Stefano Berti, responsabile relazioni esterne di Cia Etruria, ed a lungo al vertice degli agricoltori della provincia di Pisa –. Questo è un dato già assodato. Ma in fatto di rese il quadro si sta delineando in maniera negativa: stimiamo una perdita del 30% della produzione ed è molto". "Anche se nei prossimi giorni dovessero arrivare le tanto agognate piogge – aggiunge Berti – queste non sarebbero affatto sufficienti per risolvere il problema e per consentire alle uve lo sviluppo che non c’è stato e per il quale restano margini strettissimi, se non inesistenti". "Ecco perché la vendemmia sarà anticipata – prosegue Berti –. Per alcune tipologie si comincerà subito dopo Ferragosto (In alcune zone della Toscana è già iniziata), mentre con la fine del mese partirà praticamente ovunque in tutta la Valdera e la provincia di Pisa". I vigneti quest’anno sono stati messi anche a dura prova da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di "respiro" climatico con il tradizionale sbalzo termico.

Si attende tuttavia, appunto, un’annata di ottima qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato anche dal resto del mese di agosto per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. Tutto ha remato contro, stando ai dati che il mondo agricolo ha in mano in questi giorni di attesa delle operazioni nei vigneti. E tra gli imprenditori del settore, ovviamente, c’è preoccupazione. L’agricoltura guarda inoltre con apprensione anche al prossimo autunno e alle olive – anche questo un settore rilevamente per il comparto – che stanno soffrendo. A questo si aggiunge il problema dei costi che stanno supportando le aziende: la stessa irrigazione, quest’anno molto intensa, ha dovuto fare i conti con i rincari di carburante ed energia. Caldo e siccità pesano dunque su tutta la produzione dei campi. Con il sole cocente e temperature quasi africane, ortaggi, frutta, peperoni, pomodori, meloni coltivati in campo aperto hanno avuto bisogno di grande supporto di acqua per non "cuocersi" sotto il sole. Sulle ripercussioni della siccità sulla vendemmia e non solo interviene anche Coldiretti.

"È evidente la necessità di correre ai ripari in chiave futura. - spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana - La siccità, con il 90% del territorio regionale in una condizione di criticità estrema, arriva in coda ad un anno di rincari e speculazioni per le aziende agricole il 38% delle quali si trova costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo con un impatto non solo sul fronte produttivo, ma anche su quello occupazionale, ambientale, della biodiversità e della gestione dei territori". "Il destino della precoce vendemmia non è mai stato così incerto".