Scuola, a Pontedera insegnanti e genitori protestano: "A settembre lezioni in classe"

Pontedera, 23 maggio 2020 - "L'insegnamento è una relazione tra due esseri umani", "No alla Dad", "Voglio rivedere i miei compagni", "La scuola e' una noia, ma la Dad uccide", sono alcuni degli slogan su cartelli e striscioni esposti questo pomeriggio a Pontedera dalle circa 200 persone (distanziate di oltre un metro l'una dall'altra) che hanno partecipato alla manifestazione nazionale che ha coinvolto 16 piazze in tutta Italia. In piazza Garibaldi a Pontedera tantissimi genitori, insegnanti e precari per far sentire la loro voce e chiedere al governo e al ministro Azzolina "Priorita' alla Scuola", declinata in termini di investimenti, assunzioni e soprattutto un ritorno alla normalita' nella didattica. 

Tante le testimonianze, come quelle di alcune mamme che hanno raccontato le difficolta' di concentrazione e di interazione dei loro figli davanti ai computer, il loro bisogno di avere un contatto umano e diretto con gli insegnanti. "La Dad - hanno detto - alimenta le diseguaglianze, non e' uno strumento democratico". Contestato il ministro Lucia Azzolina per la "poca progettualita' nelle misure per il futuro della scuola". Fra gli interventi anche quelli di Luigi Sofia, fondatore di un movimento di precari della scuola che hanno perso il lavoro all'esplodere della pandemia. "Per noi supplenti e' stato umiliante aver perso il lavoro durante l'emergenza, visto che non sono state mantenute le promesse di dare continuita' didattica. I nostri ragazzi, cambiando insegnante, si sono ritrovati con docenti sconosciuti e senza punti di riferimento. Il dato di fatto e' che ancora una volta nell'agenda politica la scuola e' all'ultimo posto".