SARAH ESPOSITO
Cronaca

Scoppia il caso Terricciola. Arcenni: "Bini si sbaglia. Non coinvolgiamo i figli"

Sindaco nel mirino per la sua relazione con l’assessora Bandecchi. Secondo l’opposizione devono dimettersi per ottemperare al regolamento.

Scoppia il caso Terricciola. Arcenni: "Bini si sbaglia. Non coinvolgiamo i figli"

Scoppia il caso Terricciola. Arcenni: "Bini si sbaglia. Non coinvolgiamo i figli"

La forma giuridica di una relazione diventa il centro di una valanga politica che dalla collina del borgo di Terricciola rotola fino a Roma per diventare un caso nazionale. All’articolo 49 dello statuto del piccolo Comune dell’alta Valdera si elencano le cause di incompatibilità alla carica di assessore e sindaco, tra cui: "non possono contemporaneamente far parte della Giunta comunale ascendenti e discendenti, fratelli, coniugi, affini di primo grado, adottandi e adottati". Il sindaco Giacomo Bini ha una relazione e una figlia con l’assessora Giulia Bandecchi ed è questo il centro di un esposto alla Prefettura da parte dell’opposizione in consiglio comunale, tema finito anche al centro di un’interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia poi ritirata.

Una bomba scoppiata a tre mesi dalle elezioni che sta spaccando Terricciola in due precise metà: chi è solidale con il sindaco per un attacco personale più che politico e chi ritiene che la lista civica di opposizione chieda soltanto il rispetto delle leggi. Un confronto che fino a questo momento si è consumato a distanza a suon di video e post sui social, ma che presto potrebbe trovare spazio proprio nella sede più consona al dibattito pubblico cittadino: il consiglio comunale. Intanto l’assessora Giulia Bandecchi con delega all’urbanistica e ai lavori pubblici ha presentato le dimissioni e nella prossima seduta del consiglio il sindaco dovrà nominare un altro assessore, una donna. "Nel settembre 2023 – spiegano dalla lista di opposizione Terricciola SiCura – abbiamo presentato una istanza al Prefetto riguardante la presunta violazione dello Statuto comunale e del Testo Unico degli Enti Locali relativa alla composizione della Giunta comunale di Terricciola, che include due persone conviventi. Attualmente nessuna interrogazione è in discussione presso la Camera dei deputati. Quando Mirko Bini dice il contrario sta dicendo una bugia. Inoltre mai nessuno di noi ha coinvolto famiglia e bambini". Secondo l’opposizione quella del sindaco sarebbe una strategia utilizzata per la campagna elettorale. "Sfruttare donne e bambini per la propria gloria e per generare vittimismo e confusione è grave e radicalmente contrario al nostro modo di fare politica", continuano.

Dall’altro lato invece Bini bolla come bassa politica le accuse di Terricciola SiCura. "Farebbero meglio a chiedere scusa a me e ai cittadini per la brutta figura che stanno facendo fare alla politica di Terricciola – commenta Bini –. Siamo alla fine della magistratura, vorrei che si parlasse di fatti concreti e non della mia famiglia. Abbassiamo i toni, Giulia Bandecchi è stata eletta dai cittadini. Una mossa per ricandidarmi? La rabbia adesso è tanta, in molti mi chiedono di andare avanti, ma è tanta anche la voglia di concentrarmi sulla mia vita".