PONTEDERA Si chiama Hb A2-Pontedera ed è la denominazione della nuova variante dell’emoglobina, rilevata per la prima volta nel laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche dell’ospedale Lotti, diretto ad interim dalla direttrice di area Elisabetta Stenner, nel settore elettroforesi guidato da Serena Manzini. Una scoperta che riempie di soddisfazione tutti gli operatori del dipartimento delle diagnostiche, guidato da Sabino Cozza, e in particolare per coloro che lavorano nell’area omogenea laboratorio. "Questa scoperta – evidenzia la dottoressa Manzini – è avvenuta grazie allo scrupoloso e appassionato lavoro di squadra dei professionisti del laboratorio analisi e alle moderne tecnologie presenti nella struttura. Si tratta di operatori con background differenti e competenze complementari. Un requisito fondamentale nella diagnostica laboratoristica moderna è infatti proprio la multidisciplinarietà, con confini sempre meno netti tra i diversi settori. L’individuazione di queste varianti, effettuata dalla medicina di laboratorio nel corso della sua attività quotidiana, è l’ulteriore conferma dell’elevata professionalità ormai raggiunta nella diagnostica delle emoglobinopatie. Da evidenziare che l’accurata diagnosi dei difetti emoglobinici è un elemento essenziale per un’efficace prevenzione delle malattie correlate a queste anomalie. È anche la testimonianza degli sforzi che la nostra realtà ha compiuto, giorno dopo giorno, per migliorare le conoscenze in questo settore specifico e, quindi, per garantire un inquadramento diagnostico sempre più corretto dei pazienti". Il campione in cui la struttura di Pontedera ha riscontrato la nuova variante è stato poi inviato al laboratorio di genetica umana dell’ospedale Gaslini di Genova, diretto da Domenico Coviello, per la caratterizzazione e la conferma molecolare. La nuova variante emoglobinica è stata denominata secondo la nomenclatura corrente Hb A2-Pontedera, inserendo come consuetudine il luogo in cui la rilevazione è avvenuta per la prima volta. La notizia, resa nota dall’Usl Toscana Nord Ovest, ha suscitato l’interesse anche del sindaco di Pontedera Matteo Franconi che ha sottolineato il valore della struttura ospedaliera. "Un risultato importante - ha detto il primo cittadino leggendo la nota dell’Usl – ottenuto grazie al lavoro di una équipe di professionisti qualificati che conferma una volta in più l’ottimo livello della sanità territoriale, sia sul fronte della assistenza al paziente che su quello della ricerca e che qualifica nuovamente il Lotti come punto di riferimento dell’intero territorio. Un presidio sul quale è necessario continuare a investire per renderlo sempre più struttura di eccellenza a servizio dell’area vasta".