Sanità, parte la rivoluzione dei servizi

Ospedali di Pontedera e Volterra: ci sono i finanziamenti del Pnrr per le Centrali operative territoriali. Ecco come saranno organizzate

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Entro il 2024 arriverà a termine l’operazione, finanziata grazie ai fondi del Pnrr, che consentirà di mettere nuove radici alla medicina territoriale, la stessa che durante la pandemia ha mostrato molti e troppi nervi scoperti. Ecco sbocciare, per gli ospedali di Pontedera e Volterra, le Cot (acronimo di centrali operative territoriali), una sorta di ‘gemelle’ della centrale delle emergenze-urgenze, per dirla in parole povere, destinate a una presa in carico più capillare dei pazienti tramite una centrale con tutti i crismi e con il personale sanitario che viaggia sul territorio. Cosa andrà a cambiare, in sostanza, rispetto all’attuale organizzazione della medicina sul territorio? Intanto, come detto, i due ospedali avranno una centrale dedicata all’interno del perimetro ospedaliero, che si occuperà di coordinare i servizi sul territorio per pazienti fragili o con particolari patologie, dando maggiore impulso alle cure domiciliari e maggiore struttura alle stesse, in virtù del fatto che verrà creata una cabina di regia a organizzare una più massiccia presa in carico del paziente, attraverso medici e infermieri, per garantire e assicurare accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria anche per la gestione della cronicità.

Insomma, quel che vedrà la luce entro il 31 marzo 2024 sarà un nuovo punto di riferimento per la sanità del territorio, a fianco delle nuove Case di Comunità, anch’esse mirate a irrobustire la medicina territoriale. Le Cot andranno, in sostanza, a ripetere l’esperienza che la sanità ha vissuto nell’era pandemica con le centrali ad hoc che coordinavano le squadre sul territorio per il Covid.

Le centrali operative territoriali saranno dunque strutture organizzative con l’obiettivo di coordinare i servizi del territorio, assicurando una sinergia fra la rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. Non a caso, verranno realizzate nei cuori dei due ospedali, il Lotti e il Santa Maria Maddalena. In pratica dovranno diventare il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Pnrr dopo il biennio pandemico. Una parte dell’attività delle nuove centrali sarà dedicata alle frontiere della digitalizzazione sanitaria: In alcune situazioni potranno essere utilizzati una videochiamata e un’applicazione per la consultazione di referti e immagini e per ottenere altre informazioni clinico-sanitarie. Saranno possibili da remoto il teleconsulto medico, la teleconsulenza ma anche la teleassistenza, il telemonitoraggio del paziente attraverso il rilevamento e la trasmissione automatizzata di parametri clinici e la teleriabilitazione.

I.P.