Enrico Rossi aggredito alla Festa dell'Unità

San Miniato, contestatore se la prende con il governatore e gli rovescia addosso un secchio di sterco. Il dissidio tra i due deriva dalla legge regionale sulla macelleria halal

Il governatore Rossi dopo l’aggressione

Il governatore Rossi dopo l’aggressione

San Miniato, 29 luglio 2016 - Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stato aggredito e ricoperto di sterco durante un dibattito alla Festa dell’Unità di San Miniato. L’aggressore è Giovanni Cialdini dell’azienda agricola la Romilda che ha messo in piedi due anni fa una macelleria islamica che si è dovuta scontrare con i limiti e le prescrizioni della legge regionale. In particolare sul numero consentito per la macellazione dei capi con rito halal fissato in 40 in un anno. Una vicenda che è stata al centro di polemiche aspre e di battaglie condotte dallo stesso Cialdini.

In serata, forse al culime dell’ira, si è presentato al dibattito per attaccare Rossi a viso aperto. Il dibattito non era ancora iniziato quando l'uomo gli si è lanciato contro. Panico in sala. Il presidente è caduto a terra, ma ha cercato anche di difendersi. Poi Cialdini gli ha tirato un secchio di sterco sotto lo sguardo smarrito di sindaci e dirigenti. Immediato l’intervento dei carabinieri. Rossi ha detto: «Arrivare fino a questo punto è intollerabile, va espulso dal partito e deve stare fuori dalle nostre feste». A seguito dell'episodio, il presidente della Regione Toscana si è dovuto recare in ospedale per dei graffi provocatigli dall'aggressore e per il timore che a contatto con lo sterco potessero risultare infezioni. Grande paura della moglie. 

Sul caso è intervenuto il consigliere regionale Antonio Mazzeo, che su Facebook ha postato una foto del palco imbrattato di letame.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato per esprimere la sua "solidarietà e vicinanza" al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, secondo quanto si apprende dallo staff del presidente della Regione. Rossi era alla festa per presentare il suo libro 'Rivoluzione socialista'. 

Poi lo stesso Rossi ha commentato così su Facebook: "Se pensano di fermarmi così, si sbagliano di grosso"

 

Paola Galgani (segretaria generale della Camera del lavoro fiorentina): "Desidero esprimere la vicinanza mia personale e di tutta la Cgil di Firenze al presidente della Regione per quanto successo ieri sera. E' inaccettabile esprimere il dissenso con gesti violenti e offensivi. Oltre che a Rossi, la nostra solidarietà va al senso civico del rispetto ferito da un imbarbarimento che ormai dilaga. La Cgil difenderà sempre il diritto di dissentire e il dovere di farlo democraticamente e pacificamente"

La Cisl Toscana esprime solidarietà a Rossi: “Qualunque protesta o contestazione – dice il segretario generale Riccardo Cerza - deve sempre restare nell’alveo della non violenza e del rispetto delle persone e delle istituzioni che esse rappresentano. Quello che è accaduto ieri sera è un fatto grave che è andato ben al di là, arrivando all’aggressione fisica, che non può mai essere tollerata. Esprimiamo per questo tutta la nostra vicinanza e solidarietà al presidente Rossi”.

"Piena solidarietà al presidente Rossi. Le critiche, anche forti, non devono mai travalicare il senso del rispetto verso le persone". Queste le parole del segretario della Uil Toscana, Francesca Cantini. "Un gesto molto grave e antidemocratico - aggiunge Cantini - È inaccettabile la protesta che arriva fino all'aggressione fisica. Questi metodi non ci appartengono e li respingiamo con forza. La politica, a ogni livello, deve innanzitutto coltivare nelle persone la cultura del rispetto per l'altro. Per questo come Uil Toscana esprimiamo vicinanza al presidente Rossi"

Solidarietà anche dal capogruppo M5S Andrea Quartini che ha telefonato al presidente della Regione per testimoniare, a nome del gruppo, la sua solidarietà per il fatto increscioso del lancio di letame che ha interessato Enrico Rossi. “La politica deve rimanere nel dialogo civile”, ha detto Andrea Quartini al Presidente.Unanime anche la solidarietà della Giunta comunale di Prato guidata dal sindaco Matteo Biffoni.  "Questa non è una contestazione, questa è pura maleducazione e di basso livello - ha sottolineato il vicesindaco Simone Faggi -. Il dibattito, la critica, la contestazione sono giuste e legittime quando non si è d'accordo, ma questi gesti non sono in alcun modo giustificabili". Matteo Biffoni ha espresso solidarietà al presidente della Regione anche a nome dell'Anci Toscana.

Vicinanza al presidente della Regione Toscana è stata espressa pure dal sindaco di Firenza Dario Nardella che su Twitter scrive: "Nessuna diversità di opinioni giustifica aggressioni come questa".