«I saldi? Arrivano troppo presto»

Confcommercio e Confesercenti: il grido di Pontedera

I saldi nel corso a Pontedera

I saldi nel corso a Pontedera

Pontedera, 3 luglio 2019 - Gli sconti non rendono tutti felici: alleviano il peso dei consumatori ma, al tempo stesso, alleggeriscono gli incassi di chi vende. E luglio, stavolta, è arrivato troppo presto in un calendario frettoloso e, per certi versi, amaro. Diversi imprenditori se la prendono con il meteo: l’estate è giunta così, dopo il freddo insidioso che si è prolungato fino a metà giugno, complicando gli affari per chi sperava di avere più tempo a disposizione per proporre le proprie collezioni estive. E invece tanti negozi si sono trovati stretti fra la morsa del maltempo prima e poi – adesso – con l’incombere dell’inizio dei saldi. Il 6 luglio è dietro l’angolo e fra i commercianti di Pontedera si registra un certo malumore. Claudio Del Sarto, coordinatore di Confesercenti Valdera-Valdicecina ne esplicita i contenuti: «Il 6 luglio? – spiega –. Questi saldi arrivano troppo presto e rischiano davvero di mettere in ginocchio tante famiglie di commercianti». Del Sarto si affida a detti popolari che sembrano astratti solo nel momento in cui non toccano il portafoglio: «Quando si dice che non esistono più le mezze stagioni, dobbiamo davvero prenderne atto. E’ stato molto freddo fino a metà giugno e così in pochi hanno venduto le proprie collezioni estive. Ora che il caldo è arrivato ecco anche i saldi. E il guadagno, dove è?». Le stime regionali parlano di un 30% in meno degli incassi: «Di chi – continua Del Sarto – a differenza di quanto si possa credere, già guadagna poco. Sia ben chiaro la responsabilità non è del Comune ma di un sistema regionale e nazionale da rivedere. E’ una nostra battaglia».

«Abbiamo sondato i nostri iscritti con un sondaggio ed è emerso in maniera inequivocabile la volontà di posticipare i saldi». La presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini non ha dubbi: «La questione metereologica non c’entra nulla, è una bufala, il problema è strutturale e si trascina da alcuni anni. Non è certo una contigenza di adesso, con il sopraggiungere dell’estate 2019, basta solo pensare ai saldi invernali che scattano pochissimi giorni dopo l’inizio della stagione fredda, azzerando l’opportunità di margini significativi. Per questo motivo, siamo favorevoli a posticipare l’inizio dei saldi, nell’ultima settimana di gennaio quelli invernali e nell’ultima settimana di luglio quelli estivi, ma certo non a partire da ora». Perché non subito? «Le imprese vivono di programmazione – dice Grassini – e ci sentiamo di respingere al mittente improvvisazioni dell’ultima ora e fughe in avanti».

«La sfida vera – conclude Grassini – sarà quella di ripensare seriamente la regolamentazione dei saldi, che sia valida per tutte le reti distributive secondo il principio stesso mercato stesse regole. Solo allora, i saldi potranno tornare ad essere una opportunità effettiva per tutti. Naturalmente, a condizione che chi è preposto a far rispettare le regole, faccia il proprio dovere».