Rapina a casa Rossi: "Minuti di terrore"

Cascine di Buti, il racconto di Roberto Rossi

I carabinieri  alla ricerca della banda dei banditi che, nella notte di giovedì, ha assaltato la villa di Cascine di Buti

I carabinieri alla ricerca della banda dei banditi che, nella notte di giovedì, ha assaltato la villa di Cascine di Buti

Cascine di Buti, 11 agosto 2018 - Il resto di niente: dove il residuo è ciò che permea l’anima delle vittime dopo una notte di terrore e il niente è quel che anima il cuore di banditi senza scrupoli. Il traffico quotidiano sulla strada regionale che conduce a Cascine di Buti, in una normale mattina d’agosto, stride con l’inusuale crudeltà della rapina ai danni dei due anziani coniugi. Angelo Rossi, padre di Enrico (Governatore della Toscana nonché ex sindaco di Pontedera) e la compagna Arduina Brogi si chiudono in un silenzio carico di angosce dopo aver tenuto testa con coraggio a banditi armati nella notte (vedi anche articolo sul fascicolo Regionale).

Sul terrazzo della villetta Roberto Rossi, ex sindaco di Buti nonché cugino di Enrico, ci accoglie con cortesia invocando però rispetto per chi vive un momento emotivamente complesso: «Non vogliono parlare con nessuno – dice – ed è comprensibile. Sono ancora molto scossi dopo quanto è avvenuto stanotte. E’ dura riprendersi». Ritrovarsi due (forse tre) diavoli mascherati in casa, fra quelle mura che da sempre proteggono la nostra vita, è una tortura psicologica che prostra anche i più temprati. «Non hanno alzato un dito contro di loro – aggiunge ancora l’ex sindaco –, tuttavia sono stati pesantemente minacciati con un cacciavite di notevoli dimensioni. I banditi hanno usato toni forti pur di farsi aprire la cassaforte. E le intimidazioni sono proseguite per lunghi minuti, perfino quando sono stati rinchiusi in camera da letto. Prima di andare via hanno urlato ancora: ‘Non seguiteci, altrimenti torniamo ed è peggio per voi’».

Niente può preparare ad un simile assalto. «Non credo che sapessero che Angelo fosse il padre di Enrico Rossi – aggiunge ancora Roberto –. Probabilmente hanno scelto questa casa come una fra tante». Una villetta che si affaccia su una direttrice strategica – l’incrocio fra Cascine di Buti e Bientina – e che permette di far perdere le proprie tracce in qualsiasi direzione: da Pontedera a Capannori, da Capannori a Vicopisano. «Quando Angelo e Arduina hanno aperto la porta di camera – conclude Roberto – sono subito scappati in strada. Hanno raggiunto alcuni vicini per dare l’allarme. Che ore saranno state? Erano da poco passate le undici». Poi l’arrivo delle forze dell’ordine, del personale medico e la consolazione di parenti e amici. Ma quella paura latente resta ancora in fondo al cuore come solo chi ha provato può comprendere.