Riattivare la Saline-Volterra: sogno possibile

Il sopralluogo dei tecnici di Ferrovie sul tracciato dell’antica cremagliera chiusa 60 anni fa. Il sindaco: "Pensare a una nuova mobilità"

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di Ilenia Pistolesi

Nel 1959 la cremagliera salutò Volterra con il suo ultimo viaggio fra Saline e il capoluogo. A distanza di oltre 60 anni, l’antico tracciato su ferro potrebbe tornare in auge, in un prospetto più ampio che vede un collegamento diretto su ferro dalla costa all’entroterra. Un progetto che potrebbe ridare slancio alla linea Saline-Cecina chiusa ormai oltre due anni fa, in occasione del dilagare della pandemia, e mai riaperta tra polemiche, proposte e false partenze.

Lo annunciano direttamente Rfi e Fondazione Rfs: "Il 21 novembre scorso tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e Fondazione Fs hanno effettuato un sopralluogo sul tracciato della ex linea ferroviaria tra la stazione di Saline e Volterra, soppresso nel 1959. L’obiettivo è quello di valutare le condizioni del sedime e delle opere d’arte ancora esistenti in previsione di un eventuale ripristino della linea. In proposito il prossimo 7 dicembre, al teatro Persio Flacco di Volterra, è in programma un convegno dal titolo ‘Volterra, il ritorno della cremagliera’, con la partecipazione di accademici, rappresentanti delle istituzioni e dei vertici della Fondazione Fs". Un sopralluogo che assume un contorno importante, seppur non decisivo, che testimonia la volontà comune, espressa anche da associazioni e amministrazione comunale, di ripristinare un collegamento ferroviario diretto fra Alta e Bassa Valdicecina. Un’idea avvalorata dagli studi compiuti dai tre atenei toscani e che ora trova sponda in Rfi e nella Fondazione Fs.

"Il sopralluogo è importante perché dovrà servire a strutturare un piano finanziario – spiega il sindaco Giacomo Santi – un percorso che va avanti e che come amministrazione comunale abbiamo sempre sostenuto, pensando a una nuova mobilità con un collegamento diretto da Cecina a Volterra, anzi da Pisa a Volterra. Non è sufficiente il solo tratto Cecina-Saline, che dovrà essere comunque ripristinato, dal momento che il trasporto sul ferro è sostituito dal servizio bus dallo scoppio della pandemia nel marzo 2020. Costruire un percorso ferroviario che non si fermi alla frazione ma giunga fino al capoluogo rappresenterebbe un fattore di crescita non solo per il nostro Comune, ma per tutto il territorio. Con la premessa, come ho già sottolineato, che deve tornare funzionante l’intera linea ferroviaria. Tutto il tratto ferroviario dovrà essere ripristinato consentendo una connessione diretta fra Pisa, Cecina e Volterra".

Un tracciato ferroviario in completa funzione, con il ritorno del treno lungo la Saline-Cecina e con il ripristino del collegamento fino al colle etrusco, che porterebbe beneficio a tutta la Valle. "Pensiamo alle stazioni intermedie, come Ponteginori, Casino di Terra, Saline: organizzandole con vari servizi, potrebbero rappresentare un valore aggiunto per tutto il territorio", conclude Santi.