Riaprono i centri diurni in Valdera e Valdicecina

Possibilità di accoglienza a giorni alterni e attività garantite in piccoli gruppi: ecco come è stato riorganizzato il servizio

Un centro diurno (archivio).

Un centro diurno (archivio).

Valdera-Valdicecina, 5 giugno 2020 - Grazie al lavoro della Società della Salute, dei gruppi multidisciplinari e all’integrazione con i gestori dei centri e dei progetti socializzanti, in Valdera e Alta Valdicecina i centri diurni hanno potuto riaprire e tornare lentamente alla normalità. I ragazzi vengono accolti a giorni alterni e le attività sono garantite attraverso un’organizzazione in piccoli gruppi e, in caso di utenti con elevata complessità assistenziale, è stata adottata una modalità di interazione ospite-operatore in rapporto uno a uno. In vista della ripartenza, a garanzia della salute dei ragazzi e degli operatori, sono stati effettuati test sierologici agli utenti e tamponi naso faringei a tutti gli operatori, mentre in parallelo è stata avviata la necessaria rivalutazione dei singoli progetti individualizzati e dei bisogni di salute espressi dalle famiglie e dai ragazzi.

Inoltre, per far fronte agli interventi domiciliari e alle attività da remoto, sono stati rimodulati i diversi percorsi tenendo conto di eventuali servizi complementari da avviare.  "L’emergenza sanitaria è stata anche sociale, pertanto si è reso indispensabile dover avviare azioni di supporto e sostegno di tipo socioeducativo valutando, situazione per situazione, i possibili interventi da realizzare - spiega la Asl Nord Ovest -  Una modalità unica e indispensabile si è rivelata essere quella da remoto tradotta nel contatto telefonico, nella videochiamata e negli spazi virtuali. Inoltre sono state attivate anche le forme di video e smart welfare orientate a criteri di flessibilità, creatività e innovazione. Questo tipo di lavoro ha fatto emergere una grande capacità di resistenza da parte delle famiglie dei ragazzi disabili".