Dalle vigne nasce un sogno: "Un resort di lusso"

Fattoria Villa Saletta pronta a scommettere sul territorio. Dopo la nuova cantina, allo studio un ristorante stellato nel cuore della Valdera

David Landini della Fattoria Villa Saletta

David Landini della Fattoria Villa Saletta

Palaia (Pisa), 11 luglio 2020 - Le colline toscane e il loro vino, prodotto naturale d’eccellenza, sono diventati ormai tra i simboli più riconoscibili del made in Italy nel mondo. Il vino italiano, nelle sue infinite varianti, rimane uno dei prodotti più amati ed apprezzati anche dagli stranieri ed in questa fase di rilancio, che in molti hanno chiamato il secondo Rinascimento, l’enoturismo diventa motore per la ripartenza dei piccoli borghi toscani e delle aziende agricole che tanto valorizzano questo prodotto. Nel comune di Palaia esiste una realtà in grande crescita che in pochi anni si è sviluppata attorno al proprio vino e al turismo.

La storia della Tenuta di Villa Saletta parte da molto lontano ma in tutti questi anni solo quattro diverse famiglie si sono tramandate la proprietà. Dai Gambacorta che consolidarono la proprietà delle terre attorno alla tenuta nel 1300 ai Ricciardi, abbiente famiglia fiorentina di banchieri della potente casa dei Medici.

Furono i Ricciardi a trasformare Villa Saletta in una vera e propria azienda rurale nel corso del XVI e XVII secolo, quando fu ceduta alla famiglia Castelli. Nel 2000, esattamente 20 anni fa, per la prima volta la proprietà passò in mani inglesi con la famiglia Hands che rilevò una tenuta ormai caduta in rovina.

Poi la svolta, nel 2015, quando David Landini prende la gestione di tutta la Fattoria di Villa Saletta per esaltarne le potenzialità agricole e quindi iniziando a studiare come aumentare la qualità e la produzione del vino. Dei vecchi 23 ettari, solo 14 sono stati mantenuti mentre altri 27 sono stati messi a vigna.

Nel 2018 poi la realizzazione della nuova cantina in località Montanelli nel comune di Palaia. Oggi ci sono tante attività outdoor legate ai vini di Villa Saletta, dai tour nelle cantine e nelle vigne fino ad attività sportive ed esperienze enogastronomiche. E per il futuro i progetti in cantiere sono tanti e molto ambiziosi.

«Priorità di quando siamo arrivati è stata quella di mantenere ed esaltare la qualità dei nostri vini, poi, in un secondo momento, ci siamo concentrati sull’aumento della produzione – spiega David Landini, pistoiese di 43 anni, enologo e da cinque anni general manager della Fattoria Villa Saletta –. Con la realizzazione della cantina abbiamo alzato l’asticella della qualità, continuando a lavorare in modo artigianale e sartoriale con personale altamente qualificato e supportato dalla tecnologia. Ma adesso vogliamo continuare a crescere".

Delle circa 80-100mila bottiglie prodotte ogni anno si vuole arrivare a raddoppiare la produzione. Per fare questo occorrono nuovi spazi. "Ci amplieremo ancora – dice Landini –. Presto partiremo con i lavori per trasformare il podere San Michele (a sinistra a metà della strada alberata che da Forcoli porta a Villa Saletta, ndr) in una nuova cantina dove ospitare anche un ristorante stellato e un’area ospitality. Mentre a Montanelli, dove c’era il bar La Ferida, costruiremo un locale più semplice dove far conoscere i nostri vini e mangiare in trattoria".

E poi il grande sogno, il progetto faraonico che vedrà il borgo di Villa Saletta trasf ormarsi in un grande resort di lusso per vacanze e attività enogastronomiche e culturali. "Contiamo per il prossimo anno di chiudere con la fase di progettazione e iniziare i lavori – la speranza di Landini –. Si tratta di un lavoro di restauro importante, che richiede tanti passaggi obbligati, ma ora i tempi sembrano essere maturi per programmare la partenza".