Assalto al portavalori, la svolta dell’inchiesta

La rapina in autostrada nel tratto di Fauglia. L’indagine porta in provincia di Ancona

Portavalori

Portavalori

Fauglia, 14 maggio 2018 - Sono otto gli indagati per la rapina a due furgoni portavalori, avvenuta il 30 settembre 2015 lungo l’A14 nei pressi di Loreto (Ancona), che fruttò 4,7 milioni di euro. E l’inchiesta passa anche dalla provincia di Pisa.

Tutti provengono dalla zona di Cerignola, in provincia di Foggia. Ieri mattina, su ordine del pubblico ministero della procura dorica, Anna Bilotta, sono state eseguite le perquisizioni nelle abitazioni dei presunti autori del colpo. Si trattava di “un vero e proprio commando militare”, hanno riferito gli inquirenti. Per portare a termine il colpo, i banditi bloccarono un tratto di autostrada, spararono alcuni colpi di kalashnikov e diedero fuoco ai loro veicoli per coprirsi la fuga. Dopo oltre due anni di indagini, la squadra mobile di Ancona ha ricostruito tutta l’attività della banda. Degli otto indagati, quattro si trovavano già in carcere dall’agosto scorso perché ritenuti responsabili insieme ad altre quattro persone di una rapina ai portavalori avvenuta in provincia di Pisa, sull’autostrada nel tratto di Fauglia, il 30 settembre 2016.

A capo della banda, un pluripregiudicato di Cerignola ritenuto dagli inquirenti un esperto negli di assalti ai portavalori e arrestato nel giugno di due anni fa dalla squadra mobile di Ancona. Doveva scontare 17 anni di carcere per una serie di rapine ad alcune banche delle Marche e a furgoni portavalori. Era latitante e si era nascosto in una casa colonica alla periferia di Cerignola.