Ragazza morta dopo una cena per choc anafilattico. Sequestrata la cucina dell'agriturismo

Forse la causa dello choc che ha portato Chiara alla morte è una bruschetta

Chiara Ribechini

Chiara Ribechini

Pontedera (Pisa), 17 luglio 2018 -  Dopo  la morte di Chiara Ribechini i carabinieri della compagnia di Pontedera hanno posto sotto sequestro, su disposizione del pubblico ministero della Procura di Pisa, Giancarlo Dominijanni, la cucina del ristorante dell’agriturismo Colleoli. I sigilli sono visibili in lontananza su una grande porta-finestra. Un atto dovuto per «congelare» la situazione nelle cucine al momento, o poco prima, della morte della ventiquattrenne di Navacchio che domenica sera a Colleoli, dove ha cenato con il fidanzato e due amici, avrebbe mangiato una bruschetta e una vellutata di piselli con pollo. E sarebbe proprio la fetta di pane la principale indiziata di aver contenuto anche una piccolissima parte di latte o latticini che potrebbero essere stati la causa dello choc anafilattico mortale.

Di solito  il pane che viene consumato nel ristorante dell’agriturismo viene impastato e cotto dallo stesso personale dell’azienda. Ma quello usato per la bruschetta mangiata da Chiara pare fosse stato acquistato da un forno esterno. Non è da escludere, quindi, che fosse contaminato dagli alimenti ai quali la ventiquattrenne era allergica e che, anche se presenti in dosi molto limitate, l’hanno uccisa. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane. L’esame è in programma per oggi all’istituto di medicina legale di Pisa.

Iieri il grande cancello dell’agriturismo Colleoli a Colleoli di Palaia è rimasto chiuso. L’azienda agricola è immersa nel verde delle colline della Valdera ed è una delle più conosciute in tutta la zona. Ieri mattina poco prima di mezzogiorno i titolari sono usciti in auto e non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione: «Siamo chiusi, scusateci, siamo chiusi». Solo queste parole, pronunciate dal titolare mentre si allontana al volante della sua auto, visibilmente scosso per quanto accaduto la sera prima.

I titolari  dell’agriturismo non si capacitano di come possa essere successo e cosa abbia provocato il dramma. Ai carabinieri hanno ripetuto più volte di stare attentissimi alla preparazione dei cibi e di evitare qualsiasi tipo di contaminazione. Ecco perché le prime indagini – e su questo presteranno particolare attenzione i medici legali che effettueranno l’autopsia alla presenza dei periti nominati dalle parti (pare che vi sia un indagato) si concentrano sul pane. Ulteriori ispezioni e accertamenti sono effettuati dai carabinieri del Nas-Nucleo anti sofisticazioni e dal personale dell’Asl.

g.n.