"Qui la politica ha abdicato al proprio ruolo"

Scandalo Keu, fioccano le reazioni. Duro attacco di ’CambiaMenti’ ai poteri locali. FdI chiede la commissione regionale antimafia

Il Keu, le terre avvelenate che sarebbero finte in mezza Toscana, la politica sotto accusa, 26 indagati a vario titolo, anche esponenti di primo piano del Pd locale e regionale. "Non si può più stare zitti", è l’attacco di Manola Guazzini, capogruppo di CambiaMenti a San Miniato, una storia tutta a sinistra e passata anche dentro il Pd. "Da quando lo scandalo è scoppiato, il 15 aprile 2021, sono ormai trascorsi diciotto mesi nei quali l’atteggiamento dei vertici istituzionali, a livello sia dei Comuni che della Regione è stata quella del silenzio – attacca. A romperlo nella nostra zona a livello istituzionale è stato solo il nostro gruppo consiliare, e a livello sociale la Cgil toscana, l’associazione Soldi Mozzi e piccole forze politiche e sindacali".

"Si è perso un tempo prezioso, per riflettere e cominciare a cambiare rotta, in una zona dove non siamo all’anno zero – prosegue Guazzini – su come intervenire sui processi produttivi per rendere il più possibile i residui riutilizzabili correttamente come sottoprodotti, e su quali siano le dimensioni in cui questo si può fare, e su quali eventuali iniziative di innovazione e diversificazione andranno sostenute anche con soldi pubblici. E infine su quali garanzie si devono dare per smaltire correttamente i rifiuti non trasformabili in sottoprodotti: senza sconti o scorciatoie di alcun genere".

"Tutte le volte che abbiamo provato a porre questi due problemi ci è stato risposto che, allo stato delle indagini, non c’era nessun elemento concreto – così Guazzini si toglie qualche sassolino dalla scarpa –. Il modo in cui si è conclusa questa fase delle indagini, anche se attendiamo i rinvii a giudizio e tutti i gradi processuali, dimostra intanto che elementi concreti su cui agire c’erano. E che la politica, prima riducendosi alla funzione di puro facilitatore istituzionale nei confronti degli interessi più forti, poi limitandosi a esprimere fiducia nell’operato della magistratura senza assolvere ai suoi doveri specifici, ha abdicato, in questa zona al proprio ruolo".

L’atto di chiusura indagini ha acceso di nuovo il dibattito intorno all’inchiesta scandalo che ha travolto e sconvolto il distretto delle pelle. La politica, a vari livelli, ha preso la parola. "Rilanciamo con forza la istituzione di una commissione permanente antimafia, ricordando che il giorno prima che deflagrasse lo scandalo Keu, il Pd bocciò la proposta di Fratelli d’Italia di istituire tale commissione dicendo che la loro parte politica stava già facendo tutto il possibile". è la presa di posizione dei consiglieri regionali Fdi Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Alessandro Capecchi.

C. B.