Project, pignoramento sulla terza rata: il Comune si oppone

San MIniato, l'amministrazione comunale rischia di dover pagare circa dieci mesi prima oltre due milioni di euro

Il sindaco Simone Giglioli

Il sindaco Simone Giglioli

San Miniato, 26 gennaio 2020 - Il Comune di San Miniato alle prese con un altra «tegola» piovuta sulle casse municipali con la vicenda projetc financing: il pignoramento presso terzi, da parte di una banca creditrice della San Miniato Gestioni Srl, dell’ultima rata che l’amministrazione comunale dovrebbe pagare – secondo gli accordi dell’anno scorso – entro il 31 dicembre 2020. Si tratta di oltre due milioni di euro. Per questo il prossimo 30 gennaio il Comune di San Miniato, in tribunale a Pisa, chiederà a giudice di far valere quell’accordo sulla tempistica: altrimenti quella rata dovrà essere pagata prima, in queste settimane, ad inizio anno.  E’ lo stesso sindaco Simone Giglioli a confermare questo nuovo incaglio: «i soldi ci sono, sono stati accantonati – spiega – abbiamo pagato le prime due rate e questa è la terza. L’unica novità di questo ulteriore passaggio è il rischio di dover anticipare il pagamento: il pignoramento è stato fatto presso il Comune di un credito che la San Miniato Gestioni ha con noi e che però la banca vanta nei loro confronti. Per il resto la cosa è senza conseguenze per noi». Il Comune, però, intende resistere. Insomma si sta rivelando una pioggia di grattacapi quel maxi contratto che il Comune stipulò nel 2005 con la previsione di grandi opere, parte della quali – soprattutto quelle che erano ritenute più strategiche (via Sasso e ampliamenbte del Cencione) – non realizzate o realizzate a metà. Negli incagli del project financing, lo ricordiamo, c’è anche il «nodo» immobili. Beni di cui il Comune di San Miniato potrà rientrare in possesso solo quando sarà definitivo il percorso giudiziario pendente in appello e che potrebbe arrivare fino in Cassazione. Beni, sui quali, pende anche l’ipoteca.  Ma quali sono i beni in questione? "Due appartamenti negli ex macelli di San Miniato, i garage con diritto di superficie nel parcheggio di Pian della Fornaci, i terreni edificabili per edilizia popolare a Isola e Ponte a Elsa". Intanto il Comune ha impugnato il lodo dinanzi alla Corte d’appello di Roma che – si esprimerà nel 2021 – e che, su specifica richiesta del municipio, ha sospeso l’efficacia esecutiva del lodo limitatamente alla somma di 2.774.962,80 euro confermandola invece per il residuo importo di 7.271.886,47 (di cui due terzi già pagati e un'ultima rata, quella in questione, a rischio pignoramento). Con il pagamento dell’ultima rata – conferma il sindaco – «il Comune rientrerà in possesso anche del complesso di San Martino».