Preso di mira nella chat dei compagni

Alle medie il caso sollevato da una mamma. «Deve denunciare l’accaduto alla polizia postale»

La polizia postale si occupa spesso di cyberbullismo

La polizia postale si occupa spesso di cyberbullismo

Pontedera, 28 novembre 2019 - Ragazzo preso in giro ed escluso dalla chat di classe dove vengono pubblicate le foto dello stesso compagno rubate dal profilo Instagram della mamma. Una storia che accade a Pontedera, in una scuola media, e che la pontederese Elena Amici ha deciso di raccontare con un post su Facebook con un commento finale: «Non importa quale classe di quale scuola, potrebbero essere i figli di chiunque, vigilate e insegnate ai vostri figli il rispetto verso il loro prossimo per favore». «C’è una scuola media, qui a Pontedera, frequentata da un ragazzo molto emotivo e molto molto introverso e si vede chiaramente che ha difficoltà a relazionarsi – scrive la Amici – La scuola, pur avendo in mano tanto di certificazioni, ha inserito questo ragazzo in una classe piuttosto problematica e turbolenta. Ma non è questo il problema. Il problema è che i compagni di classe, invece di aiutare e supportare questo ragazzo, lo bullizzano, non solo all’interno delle mura della scuola, ma addirittura hanno creato una chat di classe dalla quale lo tengono escluso, e sulla quale condividono foto rubate dal profilo Instagram della mamma, con lo scopo di deriderlo». «Tutto questo mi è stato raccontato dalla mamma del ragazzo, che è venuta a conoscenza dei fatti da terze persone – continua il post di Elena Amici – Fosse successa a me una cosa del genere sarei andata immediatamente alla polizia a denunciare, lei invece vuole parlare con gli altri genitori e risolvere tra di loro. Ammirevole, spero lo apprezzeranno». Non sappiamo quale scuola frequenta il ragazzo e se lo avessimo saputo non l’avremmo resa nota. Ma abbiamo cercato di sapere di più contattando i tre dirigenti scolastici degli istituti comprensivi cittadini da cui dipendono le scuole medie o, come si chiamano ora, Secondarie di primo grado: Virginia Cirillo del Pacinotti, Vito Civello della Gandhi e Maria Tiziana Baratta della Curtatone e Montanara. Nessuno dei tre presidi è stato messo al corrente dei fatti raccontati dalla Amici. Tutti e tre hanno risposto che cercheranno di saperne di più. La dirigente del Pacinotti, professoressa Cirillo, ha aggiunto: «Ho fatto chiudere tutte le chat di classe di cui ho avuto notizia, se le persone hanno denunce da fare esistono le forze dell’ordine». © RIPRODUZIONE RISERVATA