Lavori allo stadio "Mannucci"

Illuminazione e seggiolini nuovi. Il patron Boschi: "L’impianto nuovo? Tutto fermo..."

Paolo Boschi

Paolo Boschi

Pontedera, 15 luglio 2019 - Seggiolini nuovi (e con schienale a norma) e illuminazione potenziata (a 800 lux). Sono questi i due lavori di restyling cui deve essere sottoposto l’Ettore Mannucci, il principale impianto cittadino nel quale si esibisce la squadra più importate della città, il Pontedera calcio. L’amministrazione comunale, che è proprietaria dello stadio dato in concessione d’uso al club granata, ha aperto i cantieri già da qualche giorno, «obbligata» dalla Lega a mettere a norma la struttura per rispondere ad una serie di requisiti richiesti in fase di presentazione della documentazione effettuata a fine giugno dal Pontedera e obbligatori per ottenere l’iscrizione al campionato (regolarmente ottenuta ovviamente). La dimostrazione che i lavori sono stati almeno programmati – come testimonia appunto l’inizio del cantiere – è già ritenuta una condizione sufficiente. Difficile però (anche in considerazione del fatto che sindaco e giunta sono cambiati poco più di un mese fa) che siano portati a termine per l’inizio del campionato di serie C, fissato, come noto, domenica 25 agosto.

«Non credo che per quella data sia tutto pronto – osserva Paolo Boschi, presidente del Pontedera – ma sinceramente la cosa non ha molta importanza». Parlare dei lavori al Mannucci offre l’occasione per ritornare su un argomento attinente del quale vi avevamo scritto da queste colonne qualche tempo fa: la costruzione di un nuovo impianto – l’ubicazione resterebbe però quella attuale – con solo posti a sedere e corredato di negozi, centri commerciali e attività varie. Il modello da imitare era lo stadio della Juventus e ci furono anche un paio di incontri con l’architetto Gino Zavanella, progettista del J Stadium. «Purtroppo adesso è tutto fermo – ammette Boschi – e non so se e quando il discorso potrà riprendere». Stuzzicante invece l’idea di avere uno stadio di proprietà, un concetto che sta sempre più facendo tendenza. «E’ una prospettiva che mi trova favorevole – confessa il presidente del Pontedera - ma al momento non la vedo realizzabile qui. Ci sarebbe bisogno di investimenti importanti». E allora avanti con seggiolini e illuminazione. Almeno per adesso...