Via Rospicciano a Ponsacco: un nuovo esposto

D’Anniballe (centrodestra): "Siano fatti i controlli sulle abitazioni"

Ponsacco, palazzi di via Rospicciano

Ponsacco, palazzi di via Rospicciano

Ponsacco (Pisa), 13 maggio 2019 - Sul seminterrato di via Rospicciano e, più in generale, sulle condizioni del palazzo più chiacchierato di Ponsacco, il centrodestra torna alla carica. Ad un primo esposto che gli esponenti della Lega avevano rivolto agli Enti ad inizio anno, ecco che Federico D’Anniballe e i suoi alleati ne fanno seguire un secondo.

«Siamo a denunciare nuovamente – spiega D’Anniballe – le condizioni di degrado e, prima ancora, di pericolosità dell’immobile. A inizio anno, in seguito alla nostra azione, i vigili del fuoco avevano rilevato all’interno del seminterrato condizioni di abbandono, degrado e alta pericolosità. Una situazione già nota al Comune perché gli stessi vigili del fuoco a febbraio 2017 avevano comunicato all’amministrazione la medesima emergenza: ma nulla era stato fatto».

Il centrodestra ponsacchino così ricostruisce i fatti: «Finalmente, a seguito della seconda verifica dopo il nostro esposto, la sindaca ha deciso di emettere un’ordinanza rivolgendo al proprietario (o meglio al curatore fallimentare) precisi ordini affinché quelle problematiche fossero rimosse. L’ordinanza però non ha sortito i suoi effetti e, a ben vedere, neppure poteva sortirli: la Brogi infatti si è distrattamente dimenticata di indicare al destinatario il termine entro il quale adempiere». D’Anniballe continua: «Ma c’è ancora di più. La mancata indicazione del termine ad adempiere non ha consentito neppure al Comune di sostituirsi al destinatario ed eseguire la prestazione. E, ancor peggio, nell’esposto i leghisti avevano chiesto che l’accertamento venisse esteso agli appartamenti situati sopra l’autorimessa. Circolano da tempo, infatti, voci di condizioni di sovraffollamento unitamente a critiche condizioni igienico sanitarie. Ma il Comune non ha prestato mai la propria disponibilità a collaborare».

Ecco perché D’Anniballe il 29 aprile ha predisposto un secondo esposto a tutti gli enti: «Denunciando nuovamente lo stato di degrado e pericolosità. A seguito di ulteriori verifiche, avvenute sempre lo stesso giorno, i vigili del fuoco hanno riscontrato che ancora una volta nulla è cambiato ed hanno, per la terza volta, richiesto l’intervento del Comune. All’esposto ha nuovamente risposto anche il Dipartimento Prevenzione dell’ASL ribadendo la propria disponibilità ad eseguire le verifiche sugli appartamenti. Quello che però da inizio anno è cambiato è il fatto che adesso siamo in piena campagna elettorale. Così il Comune ha deciso, tre giorni dopo, di ordinare la rimozione dei rifiuti con una determina ad hoc».

«Quello che però ad oggi non è stato ancora stato ordinato è ciò che ci interessa di più – conclude D’Anniballe – : ovvero la verifica demografica e delle condizioni igienico degli appartamenti. Chiediamo quindi pubblicamente alla sindaca di procedere con il sopralluogo sulle abitazioni in modo».