Dal lago Cavo riaffiora l'antica ferrovia

A Ponsacco tornano visibili, in acqua, le rotaie della fornace

Le antiche rotaie che emergono dal lago Cavo (Germogli)

Le antiche rotaie che emergono dal lago Cavo (Germogli)

Ponsacco, 23 agosto 2019  - Il peso dell’argilla appena estratta dalla cava grava sulla schiena d’acciaio dello stretto vagone. Le ruote scivolano sulle rotaie consentendo agli operai di risparmiare almeno un po’ di fatica: non dovranno caricarsi sulle spalle altri quintali di fango per «sfamare» ancora la bocca ardente della fornace. Un piccolo aiuto in un lavoro sfiancante.

Il nastro  si avvolge di oltre un secolo al lago Cavo di Ponsacco. In questi giorni – complici le temperature elevate – dalle placidi acque del laghetto alle porte della cittadina del Mobile emergono i resti di una storia poco conosciuta. Scorgendo con attenzione , infatti, è possibile notare a pelo d’acqua l’antica strada ferrata che collegava la fornace Lombardi al lago Cavo.

Segni nascosti del tempo che fu e delle nostre vicende secolari così affascinanti quanto pregne di sudori e fatiche. «La ferrovia – spiega Benozzo Gianetti, famoso storico locale – era utilizzata per caricare il materiale fangoso dalla cava (ora il lago) alla fornace impiegando meno tempo e risparmiando un po’ di fatica agli operai. Immagino che questi vagoncini fossero spostati a mano sfruttando le ruote. Quel che è certo, però, è che la fornace è stato un vero e proprio punto di riferimento per tante famiglie del nostro territorio nello scorso secolo. Questa fabbrica, infatti, offriva lavoro a moltissimi ponsacchini: sia uomini che donne. E’ un simbolo della capacità industriale della Valdera».

Sorta sull’antica strada che collegava Ponsacco a Pontedera (via Vecchia di Pontedera) la fornace si trovava in una posizione strategica fra il fiume Cascina e l’Era. La fabbrica fu realizzata negli anni della prima guerra mondiale, ovvero nel 1915, ed era di proprietà della «Società anonima di Patrizio Lombardi». Fu costruita in sostituzione della più antica «Fornace Mattei» che sorgeva sostanzialmente nella stessa area. Ancora oggi l’antica industria gode al suo interno di un importante «forno Hoffmann»: un complesso industriale per la cottura di laterizi con funzionamento in continuo che, a suo modo, è una sorta di monumento da preservare e magari un giorno (si spera) anche da poter visitare.