REDAZIONE PONTEDERA

Pisaniana pasta e liquori. Le eccellenze del territorio

Altro appuntamento alle 21.15, su 50 Canale, a cura del circolo Mazzei. Presenti il presidente Giani, i sindaci Capecchi e Giglioli, imprese e associazioni.

La Pisaniana, coproduzione telvisiva tra circolo Filippo Mazzei e 50 Canale, torna a parlare di food e valorizzazione dell’agricoltura toscana. L’appuntamento è alle 21,15 su 50 Canale (18 del digitale terrestre ) da un museo appena nato a San Romano di Montopoli, il Mo della Famiglia Morelli, produttori dal 1860 di pasta. Ospiti del salotto di Carlotta Romualdi, in mezzo ai macchinari plurisecolari, il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, Eugenio Giani presidente Regione Toscana e Simone Giglioli sindaco di San Miniato, Marco Pacini presidente Coldiretti provinciale. Per i musei contadini i padroni di casa Antonio Morelli e Marco Morelli, rispettivamente responsabile marketing e produzione Pastificio Morelli, Giovanni Fascetti dell’Antica civiltà contadina Montefoscoli e Marco Morelli del Liquorificio Morelli di Palaia con il suo museo dei liquori e Simone Ferri Graziani con il suo museo della Cultura Contadina di Vada. Incursioni esterne da parte di Fabrizio Diolaiuti.

Tra gli ospiti, come detto, Marco Morelli socio dell’omonimo liquorificio con i fratelli Luca a Paolo. "La Pisaniana è un ottimo veicolo di promozione territoriale perché valorizza la bellezza della nostra Toscana", dice.

Il vostro prodotto di nicchia ormai secolare in un mercato globale. Come avete fatto?

"Da ormai dieci anni abbiamo capito che non potevamo essere la copia di qualche altra azienda, ma fare una corsa tutta nostra imponendosi con una cura maniacale del prodotto made in Tuscany, filiera controllatissima, grazie alla nostra volontà di non scendere mai a compromessi con le opportunità e la nostra identità".

Oltre a voi stessi a cosa attribuite il vostro successo?

"Intanto noi tre fratelli, ognuno con le nostre competenze uniti alle famiglie che lottano con noi tutti i giorni, con molti giovani che si stanno realizzando e che hanno portato aria fresca in azienda con una fitta rete di agenti e distributori. Quando abbiamo rilanciato la Morelli venti anni fa abbiamo scommesso prima che sul potenziale commerciale su quello umano".

Cosa chiedete alle istituzioni per poter fare di più?

"Maggior attenzione per il nostro mondo, quello del liquore di qualità, riaffermando che in Toscana non esiste solo il vino, ma aziende che vincono premi e sono eccellenze".

Cosa dite ai giovani che vogliono approcciarsi alla vostra attività?

"Ai giovani chiedo passione e determinazione cosa che hanno tutti quelli che sono venuti da noi".