Riapre il parco dei dinosauri di Peccioli

Riapre la storica attrazione

Le grandi creature del passato riprodotte a dimensione originale

Le grandi creature del passato riprodotte a dimensione originale

Peccioli, 12 gennaio 2019  - Era finita  così, ad agosto del 2016, con un catenaccio al cancello di ingresso e una laconica frase sul sito internet della struttura: «Il Parco è chiuso, ci scusiamo per gli eventuali inconvenienti». Dopo 39 anni cessava, apparentemente per sempre, l’attività del celebre parco Preistorico di Peccioli, gestito dalla famiglia Ghironi, una attrazione che, oltre i pecciolesi e agli abitanti della zona, richiamava visitatori da tutta la Toscana. Anche a molto chilometri di distanza capitava infatti di sentirsi dire:««Peccioli? Ah sì…Dove c’era il Parco preistorico!»» O, meglio, dove ci sarà, di nuovo, il Parco Preistorico, a cui gli eredi della famiglia Ghironi daranno nuova vita. Il sito internet è di nuovo in costruzione e, nel frattempo, rimanda a una pagina Facebook che riporta una foto significativa: una squadra di persone, con un cestello elevatore, al lavoro attorno alla riproduzione in vetroresina del vulcano, uno dei simboli del parco preistorico di Peccioli.

Sotto la foto, c’è una didascalia che annuncia con orgoglio: «Abbiamo iniziato da qui… nel nostro nuovo inizio siamo partiti dal vulcano. Per tutti i visitatori del parco è l’inizio del percorso tra i pini e i dinosauri. Per i bambini, poi, è la scintilla della curiosità, la porta di un mondo fantastico, tutto da esplorare. Stiamo lavorando sodo, ci rivedremo presto, il vostro affezionato team del parco preistorico». Il post è stato condiviso subito e si sono moltiplicati i commenti di incoraggiamento.

«Siamo molto felici per i commenti positivi e gli incitamenti ricevuti – dice Alessandro Biagetti, marito di Desirèè Ghironi – ci ha fatto molto piacere vedere che le persone fanno il tifo per noi». «Non c’è ancora una data precisa – spiega Biagetti – ma apriremo sicuramente intorno a metà marzo, prima del periodo pasquale, pronti per ripartire con una nuova avventura». E i progetti sono a lunga scadenza: «Implementeremo – spiega ancora Biagetti – il lato didattico e turistico, iniziando ad esempio con il QRCode per le traduzioni fino ad arrivare, tra qualche anno, alla realtà aumentata».