Un triumvirato di saggi per scegliere il candidato Pd a sindaco

San Miniato, la decisione dell'assemblea dei Democratici. Le consultazioni partiranno a ottobre

Il segretario Simone Giglioli

Il segretario Simone Giglioli

San Miniato, 22 settembre 2018 - Sarà con la prossima assemblea comunale del Pd, i primi d’ottobre, che verrà dato il via alle consultazioni per arrivare all’individuazione di una candidatura per il dopo Gabbanini. La decisione è stata presa nell’ultima seduta del parlamento locale dei Democratici, composto dal 65 membri. Le consultazioni verranno fatte da un triumvirato di tre saggi, che saranno nominati proprio durante la prossima riunione. Chi guiderà questa fase di ascolto decisiva per decidere quale proposta fare il Pd agli elettori? ««Persone super partes – spiega il segretario comunale Simone Giglioli –. Personaggi politici d’esperienza e in grado di gestire questa fase con tranquillità, serenità e senza coinvolgimento diretto. Nomi non ce ne sono, ma comunque alcune ipotesi, informalmente, sono state fatte». E dalle indiscrezioni apprendiamo che a ascendere in campo potrebbero essere lo stesso sindaco Vittorio Gabbanini (conclude il secondo mandato e quindi non più rieleggibile), il presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri (esperienza, stima profonda ovunque a partire da mondo dell’Arci e dal sindacato) e Delio Fiordispina (ex assessore, presidente di San Miniato Promozione).  L’ascolto  sarà rivolto a tutti i membri dell’assemblea con un passaggio anche per ogni circolo in modo da arrivare alla più ampia condivisione possibile. Il segretario Pd si è tirato fuori da questa fase: è direttamente coinvolto, ora che da qualche settimana ha avanzato la sua disponibilità a candidarsi come sindaco per la coalizione di centro sinistra. «Mi sembra opportuno restare da un parte, non sarebbe corretto – dice –. In altra situazione, ovviamente, il segretario avrebbe fatto da guida per la commissione. Stavolta no». L’obiettivo è quello di arrivare alla candidatura senza primarie. Se qualcun dovesse chiederle si aprirebbe un problema che il Pd, allo stato attuale, non può permettersi: sotto la Rocca i Democratici rischiano la loro egemonia tranquilla che va avanti da più di settant’anni e ogni frizione interna è un potenziale pericolo nel pericolo. Le candidature? Certa quella di Giglioli, ma tra le disponibilità – pur non formalizzate – ci sono anche quella di Giacomo Gozzini e di Chiara Rossi. I circoli, inoltre, hanno chiesto di avere un peso. E anche questo passaggio è delicato. «Non c’è particolare fretta – conclude Giglioli –. Abbiamo davanti anche il congresso regionale. Comunque bisogna anche non perdere tempo. Non è i caso». La giostra è partita.