Pontedera, arrivano tre milioni di euro per la nuova dialisi: "Ci sarà un'area dedicata"

Ospedale, finanziamento approvato. La neo direttrice svela i piani

Ospedale

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Pontedera, 17 luglio 2019 - Torna dopo molto tempo lontana dall’ospedale di Pontedera la dottoressa Maria Letizia Casani che rientra nei panni del nuovo direttore generale.

«Con il mio ritorno ho ritrovato molte facce note e molte nuove, ma soprattutto ho ritrovato l’ospedale che ricordavo, molto performante con notevoli risultati raggiunti anche nel 2018 e con un ottimo clima - commenta la direttrice Casani che prosegue - il lavoro di squadra è percepibile e l’affiatamento dello staff è il vero valore di questa struttura». Pontedera è indubbiamente uno snodo importante con una buona tenuta delle attività, come per esempio la chirurgia mini invasiva in laparoscopica che negli ultimi anni sta procedendo sempre in avanti o il reparto materno infantile che nonostante l’abbassamento della natalità sta mantenendo dei buoni standard. Come capita alla maggior parte degli ospedali del Sistema Sanitario Nazionale, anche a Pontedera, nonostante la sua centralità, risente delle difficoltà di trovare nuovi medici specializzati.

Un punto debole, come sottolinea la dottoressa Casani, rimane il pronto soccorso. «Non certo per il demerito delle persone che ci lavorano, anzi, ma ciò siamo resi conto che la del super afflusso del pronto soccorso deve essere necessariamente rivista. Oltre ad un rafforzamento dell’organico, a cui abbiamo giù provveduto, sarà fondamentale intervenire anche sui modelli organizzativi».

Tra le buone notizie spicca sicuramente quella arrivata la scorsa settimana dalla gazzetta ufficiale riguardante i fondi per la nuova dialisi, infatti, anche se non sono ancora stati assegnati dalla regione, a breve arriveranno circa 3 milioni di euro destinati appunto alla creazione di un’unica area dedicata alla dialisi, che al momento è divisa tra attività all’interno dell’ospedale e attività nei container.

«Nonostante ad una prima occhiata sembri un ospedale silente, all’interno del Lotti le attività che vengono portate avanti ogni giorno sono tante, sempre nuove e sempre improntate ad un miglioramento – aggiunge il direttore sanitario Lorenzo Loti – nei prossimi mesi verranno subito messe in atto tutte le modifiche e migliorie di cui abbiamo discusso e di cui ancora stiamo discutendo al fine di risolvere le criticità maggiori, come per esempio appunto il pronto soccorso».

Parole di lode anche per il blocco operatorio che a detta del dottor Loti vanta dei professionisti in grado di far girare e attrarre pazienti, lavorando a ritmi davvero elevati. Come già detto dalla dottoressa Casani, anche il dottor Loti ribadisce quanto la collaborazione tra medici ed infermieri sia basilare e in questo caso l’ambiente di lavoro è molto positivo e le equipe sono estremamente coese, nota non di poco conto.