"Diciotto furti subiti in casa". E affigge cartello sulla finestra

Orentano, pannello in plexiglas per avvertire i ladri: "Qui non c’è più niente..."

Il cartellone in plexiglas realizzato da Cesare Baldetti e affisso fuori dalla finestra

Il cartellone in plexiglas realizzato da Cesare Baldetti e affisso fuori dalla finestra

Orentano (Pisa), 4 ottobre 2018 -  «Diciotto volte che i ladri visitano la casa, speriamo bene!». Non è un slogan-sfogo e non è neppure stata scritta su un foglio, come accaduto in passato. E’, piuttosto, il testo contenuto in un cartello di un paio di metri di larghezza e uno di altezza realizzato in plexiglas, in maniera tale che si veda benissimo dalla strada. Un manifesto fatto realizzare appositamente dal signor Cesare Baldetti, 85 anni portati splendidamente, ex impiegato della Regione Lazio a Roma, dopo l’ultimo raid subito. Il pannello è posizionato di fronte alla finestra della villetta ubicata in via Tullio Cristiani a Orentano. Un avviso destinato direttamente ai ladri.

Oltre al sistema di allarme, diciamo che l’anziano ha voluto lanciare un messaggio ai malviventi per dissuaderli ancora prima che oltrepassino il cancello e la sua proprietà. Si può anche tradurre come: «non c’è rimasto più nulla da prendere». L’ultima frase ‘Speriamo bene’, invece: «è l’inno all’ottimismo per il futuro, che comunque rimane». L’anziano di Castelfranco ha maturato l’idea dopo aver subito l’ennesimo blitz dei soliti ignoti solo pochi giorni fa: «Hanno addirittura praticato un foro nel vetro stile film della Pantera Rosa – racconta il pensionato – salvo poi dover lasciare il televisore che avevano deciso di trafugare perché non ci passava».

«Poi si sono diretti alle altre finestre dell’abitazione – aggiunge ancora –, senza però sapere che erano blindate, così la banda è dovuta uscire dallo stesso buco e per fare presto, vista l’attivazione del sistema di allarme, ha abbandonato parte della refurtiva, qualche monile, spiccioli. Sul vialetto del giardino, inoltre, si sono sbarazzati di altra roba, persino le medicine ci stavano rubando. Ma per farne cosa? Sinceramente non capisco».

E l'idea della scritta come è maturata? Baldetti spiega: «Mi è venuta così, di istinto, non c’è più niente da portare via, che lo sappiano i signori che entrano nelle dimore altrui. Io e mia figlia abitiamo per la maggior parte dell’anno nella Capitale, questa è una residenza di villeggiatura, anche un modo per risalire alle mie origini. Così ho pensato a questo striscione. Visibile a distanza, può evitare l’ennesimo assalto che poi si traduce comunque in danni da ripagare».

«Anche se non rubano nulla – chiosa Baldetti –, rimangono comunque da sistemare porte e finestre: costi non indifferenti. A volte serve un pizzico di ironia sulle disgrazie, ma spero che il messaggio abbia una sua efficacia».