Una presenza massiccia. Tanti fedeli oltre, ovviamente, i tanti rappresentanti delle istituzioni e delle associzioni. Domenica è un giorno importante per la Diocesi di San Miniato. A Firenze sarà ordionato vescovo monsignor Giovanni Paccosi, successore di monsignor Andrea Migliavacca al timone della chiesa di San Miniato. Tante, si apprende, le prenotazioni arrivate per partecipare alla celebrazione. La Diocesi, anche attraverso la pagina social, informa che per la messa di ordinazione episcopale – viste le previsioni sulle presenze - è stato necessario disciplinare l’ingresso alla cattedrale di Firenze. In curia sono disponibili i biglietti per il settore riservato ai fedeli della diocesi di San Miniato. È possibile farne richiesta inviando una mail a: vicariogenerale@diocesisanminiato.it o telefonando allo 0571-418071, oppure presentandosi direttamente in Curia nei giorni di apertura al pubblico. Sarà possibile l’accesso alla cattedrale anche sprovvisti di biglietto, ma con qualche disagio in più per la distanza in cui ci si troverà ad essere dal presbiterio. Tuttavia per tutti quelli che sono a casa la derimonias sarà trasmessa anche in diretta sull’emittente Tsd, canale 85 del digitale terrestre (visibile sui siti della nostra diocesi e di Toscana Oggi). Monsignor Giovanni Paccosi farà poi il suo ingresso in Diocesi di San Miniato domenica 26 febbraio. I preparativi sono già iniziati. Intanto, in un clima di grande partecipazione sabato scorso c’è stata una solenne celebrazioni in Duomo che è stata anche il saluto del vescovo Andrea alla Diocesi. A conclusione della celebrazione hanno preso la parola il vicario generale don Roberto Pacini, Linda Latella in rappresentanza dei giovani della diocesi e il sindaco di San Miniato Simone Giglioli. Ampio e toccante il discorso del vicario don Pacini, che ha detto al vescovo: "Stasera, radunati per un saluto corale, facciamo fatica a pensarci prossimi al compimento del suo servizio in mezzo a noi. Ma non vogliamo interpretare quella di stasera come una struggente cerimonia d’addio; piuttosto come un’occasione che abbiamo tanto desiderato preparare per manifestare tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine". C. B.