Ordinanze anti sprechi d’acqua I Comuni usano il pugno di ferro

Calcinaia, Bientina, Fauglia e Montopoli hanno emanato divieti per fronteggiare la siccità. Multe salate ai trasgressori

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VALDERA

In anticipo con i tempi, l’insolita afa di giugno porta dritti alla battaglia estiva per conservare ogni preziosa goccia d’acqua: i Comuni, su indicazione dell’Autorità Idrica e della Regione, stanno infatti iniziando a imbastire le prime ordinanze anti spreco, data la siccità che cavalca in maniera spietata da settimane. Atti comunali che giugnono con un anticipo temporale, come detto, rispetto agli anni passati, in cui ordinanze simili venivano promulgate a luglio inoltrato.

Ecco le amministrazioni comunali che stanno già correndo ai ripari: a Calcinaia il sindaco Cristiano Alderigi ha emesso un’ordinanza imponendo a tutta la cittadinanza il divieto di consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per scopi diversi da quelli igienico-domestici come la pulizia di cortili e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli a motore, l’innaffiamento di orti, giardini, prati, il riempimento di piscine, fontane ornamentali e simili. Ordinanze che si ritrovano in maniera speculare anche negli altri campanili, con multe per chi sgarra che oscillano dai 100 ai 500 euro: nell’atto firmato dal sindaco di Bientina Dario Carmassi, è fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici fino al prossimo 30 settembre. Per fare un esempio, l’ordinanza per usi impropri di acqua potabile nel 2018 nel Comune di Bientina era stata emessa il 30 luglio, mentre nessuna ordinanza era stata promulgata nel 2020 e 2021. Anche a Fauglia ecco arrivare l’atto che vieta usi diversi da quelli igienico-domestici dell’acqua potabile e la musica non cambia nel Comune di Montopoli in Val d’Arno, con un’ordinanza contro gli sprechi idrici firmata dal sindaco Giovanni Capecchi lo scorso 20 giugno.

Ilenia Pistolesi