Femminicidio, il padre di Federico: «Il tatuaggio? Simbolo di felicità»

Dopo le polemiche sulle varie interpretazioni sul tatuaggio di Federico parla il genitore. Attesa per l’esito dell’autopsia

Elisa Amato  e Federico Zini in uno  dei momenti felici della loro relazione, conclusa venerdì notte  con l’omicidio suicidio fra  via Brasimone  a Galciana e  San Miniato

Elisa Amato e Federico Zini in uno dei momenti felici della loro relazione, conclusa venerdì notte con l’omicidio suicidio fra via Brasimone a Galciana e San Miniato

San Miniato (Pisa), 29 maggio 2018 - L’autopsia sui corpi di Elisa Amato e Federico Zini sarà effettuata oggi  mercoledì alla medicina legale di Pisa. Ieri, la sostituto procuratore Flavia Alemi, ha dato l’incarico al dottor Marco Di Paolo. All’esame autoptico assisteranno anche consulenti di parte. Per la famiglia Zini, assistita dall’avvocato Francesco Paolo Scaduto, i consulenti Luigi Papi e Federica Gori. Per seguire l’iter procedurale e giudiziario dell’autopsia, incarico e svolgimento, la Procura di Prato, che ha aperto un fascicolo sull’omicidio-suicidio, ha dato mandato alla Procura pisana.

E’ quasi certo, come già anticipato, che Elisa è stata raggiunta da tre colpi sparati dalla pistola calibro 9 di fabbricazione cecoslovacca che Federico aveva acquistato da pochi giorni dopo aver conseguito il porto d’armi per uso sportivo e con la quale si è poi ucciso. L’autopsia dovrà stabilire l’orario della morte della ventinovenne commessa nel negozio fiorentino Dixie, da quanti colpi è stata attinta e la causa del decesso. Sono particolari che, possibilmente, dovranno chiarire se la morte di Elisa è avvenuta a Prato o a San Miniato, nel parcheggio del campo sportivo in via Fornace Vecchia dove Federico si è sparato alla testa e dove i due corpi sono stati ritrovati. A Prato, in via Brasimone, non vi sono tracce di sangue per terra. Dopo l’autopsia, tra oggi mercoledì e domani giovedì, quindi, i corpi dei due ex fidanzati saranno dissequestrati e consegnati alle rispettive famiglie per i funerali.

Il tatuaggio di Federico Zini

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Intanto, il padre di Federico Zini, Maurizio, ieri ha voluto precisare e rettificare l’interpretazione data in un articolo pubblicato dal nostro giornale su un tatuaggio che il figlio si era fatto poche settimane fa. Un occhio compreso tra l’indice e il pollice con la scritta #YouKnowIseeyou (lo sai che ti vedo). «Il tatuaggio – dice Maurizio Zini – è l’esultanza di Federico quando giocava a pallone. E’ il marchio di fabbrica del Tuttocuoio, la squadra di calcio dove Federico militava e con la quale il giovedì della scorsa settimana aveva rinnovato il contratto. Ci sono tante foto di Federico con i suoi compagni di squadra, e in una di queste c’è anche una ragazza, amica di Elisa, con tutti che mostrano il dito pollice e il dito indice chiusi davanti a un occhio. E’ un segno di esultanza per i gol, per le vittorie e per la salvezza. Un segno di esultanza che faceva anche un giocatore di serie A. La famiglia chiede che venga fornita questa spiegazione, che è quella giusta, per evitare che qualcuno continui a dire, scrivere e pensare cose inesatte di Federico. Il miglior amico di Federico nel Tuttocuoio, un giocatore sardo, si era fatto una maglietta con questa esultanza e la mostra in una foto su Instagram. Federico aveva già comprato i biglietti per andare in vacanza da lui in Sardegna. Federico, lo ribadiamo, era un ragazzo buono, solare, perbene. Venerdì sera è uscito, ha salutato la mamma ed era tranquillissimo».

g.n.