
"No al fotovoltaico nei terreni fertili"
"Silicio, ferro e bulloni al posto di terreni fertili, grano, latte e turismo". Ecco l’altolà del presidente provinciale di Coldiretti Marco Pacini: "Noi a favore energie rinnovabili ma la transizione va governata. Senza regole a rischio paesaggio, ambiente e suolo". A detta dell’associazione sono dieci i progetti dei player energetici per realizzare nelle campagne pisane due nuovi campi solari mangia suolo e sei nuovi parchi eolici per cui è stata fatta richieste di connessione alla rete nazionale (che hanno già avuto l’ok, da accettare o ancora in valutazione); impianti che produrranno, una volta realizzati, 0,33 GW.
"E’ un assalto senza precedenti in nome della transizione energetica e degli obiettivi europei di decarbonizzazione a discapito però della capacità nazionale di produrre cibo e della tutela della ricchezza paesaggistica e della nostra storia, dell’ambiente e del turismo", sostiene Coldiretti. Sette i comuni interessati dove potrebbero presto sorgere gli impianti, molti dei quali a fortissima se non esclusiva, vocazione agricola, ambientale, paesaggistica e turistica. Si tratta di Lajatico, Crespina, Castelnuovo Valdicecina, Chianni, Monteverdi e Castellina Marittima. A denunciarlo è Coldiretti Pisa che ha chiesto alla Regione Toscana e al Governo di fermare, prima che sia troppo tardi, la corsa senza freni alle rinnovabili senza prima aver dettato le regole a salvaguardia del suolo, nel caso del fotovoltaico, e del paesaggio nel caso dell’eolico. "Il caos legislativo e l’assenza di regolamenti hanno di fatto spalancato le porte della nostra campagna alle speculazioni. – denuncia Pacini – Per raggiungere l’indipendenza energetica diventiamo ancora più dipendenti dall’estero dal punto di vista degli approvvigionamenti alimentari e miniamo i primati del nostro turismo. Si possono ottenere entrambi i risultati ma è necessario mettere regole e paletti individuando le aree dove questi impianti possono essere realizzati".