Negozi stremati dai rincari: "Le bollette sono aumentate del 130%"

I commercianti prendono provvedimenti: "I condizionatori sono indispensabili. Chiudiamo le porte per risparmiare"

Letizia Bretoni di 544 store di via Guerrazzi

Letizia Bretoni di 544 store di via Guerrazzi

Pontedera, 27 giugno 2022 - Prima la pandemia e gli affari ai minimi storici, poi il rincaro delle utenze e le bollette alle stelle e dalla prossima è già tempo di saldi. Anche i commercianti di Pontedera sono alle prese con i costi di luce, acqua e gas in aumento da diverse settimane. E in questi giorni di gran caldo c’è anche chi ha iniziato addirittura a spegnere i condizionatori per risparmiare. O comunque a fare attenzione ad ogni spesa, razionalizzando al massimo i consumi. Piccoli stratagemmi o accorgimenti che posso comunque portare a un leggero risparmio in bolletta.

"Per consumare meno aria condizionata e tenere quindi il condizionatore più basso a volte teniamo chiusa la porta – dice Letizia Bertoni del negozio 544 store di via Guerrazzi –. Nelle ore più calde lo dobbiamo tenere acceso per forza mentre quando è più fresco proviamo a tenere la porta aperta facendo entrare aria". E c’è chi è più preoccupato per i prossimi mesi invernali. "Sarà un problema riscaldare tutto il negozio – spiega Mirella Gorini di Blanc Mariclò di Pontedera – il caro bollette purtroppo si sta sentendo tutti".

Condizionatori spenti no, ma attenzione ad ogni minima spesa. "Nonostante le bollette siano rincarate del 130% – Lorenzo Nuti, presidente Federmoda Confcommercio Pisa – non possiamo in alcun modo permetterci il lusso di tenere spenti i condizionatori nei nostri negozi. Comfort e comodità sono elementi fondamentali per i nostri clienti, e tenere spenti i condizionatori vuol dire semplicemente interrompere le vendite. Lavoriamo cercando di razionalizzare e rendere più efficiente l’uso dei condizionatori nei nostri locali, ne facciamo un uso sostenibile, mantenendo comunque stabile la temperatura e senza provocare nessun disagio ai nostri clienti, che hanno bisogno di poter scegliere e provare i capi nel massimo benessere possibile". Questo il punto delle associazioni di categoria, che da diversi mesi stanno registrando una situazione in costante peggioramento per le piccole e medie imprese.

"Questi aumenti purtroppo gravano sul lavoro – dice Claudio Del Sarto di Confesercenti – i commercianti cercano di tenere il più possibile i prezzi fermi e stabili ma non è semplice. Il 2 luglio partiranno i saldi ma è troppo presto, la stagione estiva è appena iniziata e i negozi si ritroveranno a vendere capi che hanno pagato a prezzo intero con il 20-30% di sconto".