Morto sul lavoro a 55 anni, la procura apre un'inchiesta

Valerio Beccaro, geometra di Livorno, ha perso la vita dopo la caduta dal tetto del centro di distribuzione delle Poste a Ponsacco

Il tecnico è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato all’ospedale di Cisanello

Il tecnico è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato all’ospedale di Cisanello

Ponsacco (Pisa), 7 settembre 2022 - ​ Il lavoro continua a uccidere. Valerio Beccaro aveva 55 anni e dalla seconda metà degli anni Ottanta era dipendente di Poste. Diplomato geometra all’istituto Buontalenti di Livorno, si occupava degli edifici. Era un tecnico – building manager – addetto alla verifica dei vari plessi nelle province di Pisa e Livorno. La mattina del primo settembre Valerio era arrivato a Ponsacco per un sopralluogo al tetto del centro di distribuzione di via Firenze. Da quel tetto Beccaro è caduto. In un primo momento le sue condizioni non sembravano particolarmente gravi, o comunque tali da metterne in pericolo la vita. Ricoverato in ospedale a Pisa, il cinquantacinquenne geometra di Livorno, è morto per il sopraggiungere di complicazioni del quadro clinico.

La magistratura – le indagini sono coordinate dalla Procura di Pisa che ha incaricato i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl Toscana centro – ha aperto un’inchiesta. L’area del capannone dove il geometra è caduto è stata posta sotto sequestro. Pare che dalla copertura del centro di distribuzione – uno dei quattro della provincia da dove viene smaltita la posta per i quattordici comuni della Valdera e delle Colline Pisane – da qualche settimana si verificassero delle infiltrazioni.

Il geometra Beccaro doveva effettuare un sopralluogo per poi decidere, eventualmente, i lavori da far eseguire per riparare il tetto. Cosa sia successo non è ancora chiaro. Il geometra potrebbe essere scivolato o inciampato in qualcosa che ne ha causato la caduta. La notizia dell’infortunio e della morte è stata resa nota dopo alcuni giorni dalle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Slp Cisl e Uil poste. I medici dell’ospedale di Cisanello hanno dichiarato la morte cerebrale di Valerio Beccaro nel tardo pomeriggio del 2 settembre scorso. La data del decesso è il 3 settembre, passate le sei ore di osservazione secondo le disposizioni dell’articolo 4 del decreto ministeriale numero 136 dell’11 aprile 2008.

I sindacati regionali Slc Cgil, Slp Cisl e Uil poste – con una nota a firma di Daniele Mugnai, Wais Sabatini e Alfonso Bisogno – esprimono "cordoglio e vicinanza alla famiglia" e puntano l’accento sul fatto che "non è possibile che oggi si possa ancora morire sul posto di lavoro". "Non sappiamo cosa sia accaduto – aggiungono i tre sindacalisti – ma il punto è che un professionista che dedizione lavorava in Poste non c’è più. Lavorare in sicurezza è un diritto. Chiediamo a Poste Italiane di essere sempre più presente sulla sicurezza, in tutti i suoi settori, affinché simili tragedie non debbano più accadere". Di "tragedia inaccettabile, purtroppo l’ennesima in un Paese che pare assuefarsi alle morti sul lavoro" parlano in una nota Cgil e Slc Cgil di Pisa che chiede "interventi urgente sui modelli organizzativi e sulla formazione in ogni settore e luogo di lavoro".

Alessandra Nardini, assessora regionale al lavoro: "Sono profondamente addolorata e colpita". "In attesa che siano effettuati tutti gli accertamenti su questa tragedia, rivolgo alla famiglia un pensiero commosso – conclude Nardini – È fondamentale che tutte le istituzioni e gli enti preposti ai controlli lavorino in sinergia per l’applicazione rigorosa delle norme e che sia garantita una adeguata e continuativa formazione. Su questo tema in Regione stiamo lavorando con con grande determinazione a partire dalla scuola".

gabriele nuti