Morto contromano sulla Fi-PI-Li: la polizia cerca il cellulare di Varriale

Il dispositivo non si trova. L’auto distrutta nell’incidente contromano è stata setacciata dagli inquirenti

Jacopo Varriale, 35 anni

Jacopo Varriale, 35 anni

Santa Maria a Monte (Pisa), 20 maggio 2022 - Il cellulare potrebbe essere determinante per capire almeno qualcosa di più della tragedia che si è consumata nella notte tra venerdì e sabato scorsi quando Jacopo Varriale – secondo la ricostruzione degli inquirenti – avrebbe percorso almeno 27 chilometri contromano sulla Firenze-Pisa-Livorno prima di schiantarsi contro l’auto sulla quale viaggiavano quattro amici di ritorno da una serata in discoteca. Quattro ventenni della Valera rimasti tutti feriti nel terribile impatto tra le auto. Gli agenti – le indagini sono della polizia stradale – stanno cercando il cellulare del 35enne. Ma per ora il telefonino non si trova: l’analisi del dispositivo potrebbe infatti fornire informazioni importanti e raccontare forse alcuni pezzi della vita di Varriale prima di salire in macchina e prima anche dell’incidente mortale.

Varriale, un giovane stimato, apprezzato, grande sportivo, era stato a cena con gli amici del nuoto nella zona del cuoio; poi congedatosi dal gruppo imboccò la "veloce", contromano (per un errore o una fatalità, non si sa). Secondo le forze dell’ordine, si apprende, Varriale non avrebbe mai arrestato la sua corsa, neppure quando gli altri automobilisti hanno alzato i fari abbaglianti e suonato il clacson. Cos’è successo?

La polizia stradale – ricevute le segnalazioni – ha cercato di fare di tutto per raggiungerlo e fermarlo. Ma lui si è schiantato prima. L’auto di Varriale sarebbe stata segnalata per la prima volta dagli automobilisti in transito all’altezza di Montopoli, dove si presume che l’uomo abbia imboccato la superstrada per arrivare fino all’altezza dell’Interporto di Livorno dove ci fu l’impatto con la macchina con a bordo i quattro ragazzi. Secondo quanto ricostruito, il nuotatore (ora in categoria master, ma da giovanissimo ad ottimi livelli anche in gare nazionali), originario di San Miniato e residente a Santa Maria a Monte – sposato e padre di un bimbo di appena un anno – avrebbe superato in senso contrario le entrate di Pontedera, Ponsacco, Lavoria, Vicarello e quella dell’autostrada A12 di Collesalvetti, oltre a due aree di servizio e svariate piazzole. Mancavano una manciata di minuti alle quattro del mattino quando il cuore di Varriale spense gli occhi alla vita.

Quando era ancora nel locale dove aveva incontrato gli amici sembra che avesse telefonato a casa. Quindi il telefonino era con lui quella notte maledetta. Ma ora non si trova. Gli inquirenti, si apprende, hanno passato al setaccio ogni centimetro quadrato della macchina devastata dall’incidente. Per ora senza esito. Intanto è ancora in corso, con molte adesioni, una raccolta fondi per sostenere la giovane famiglia che Varriale aveva creato e di cui era innamoratissimo su GoFoundMe.