Cavalli morti nel centro di recupero, tavolo tecnico: ma resta il mistero sulle cause

L'incontro con Istituto zooprofilattico e Asl per fare il punto

Ancora mistero sulla morte dei cavalli a Volterra

Ancora mistero sulla morte dei cavalli a Volterra

Volterra (Pisa), 23 dicembre 2019 - Quelle morti di cavalli a distanza di tempo, ma che si sono ripetute inesorabili anche a ottobre, restano un mistero. Si è svolto venerdì 20 dicembre un tavolo tecnico a cui ha partecipato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana per fare il punto sulle morti degli animali avvenute nel Centro di recupero gestito da IHP Italian Horse Protection Onlus. Nonostante gli sforzi e le indagini, a cui partecipano anche i carabinieri Forestali, al momento le cause sono ignote. Le ultime morti risalgono al 17 e 22 ottobre, che si aggiungono agli otto morti di gennaio e a quelli di febbraio e luglio, per un totale di tredici decessi ancora senza spiegazione. Al tavolo, che si è svolto nella sede pisana dello stesso Istituto Zooprofilattico, ha partecipato anche l'Asl oltre alla Ihp.

“La riunione di venerdì si è svolta in un clima costruttivo e propositivo. Avevamo chiesto di incontrare gli Enti che da quasi un anno si occupano della morte improvvisa dei cavalli per condividere tutte le informazioni raccolte ad oggi e per creare un gruppo di lavoro multidisciplinare, mettendo in rete professionalità diverse disponibili ad aiutarci” racconta Sonny Richichi, presidente di IHP e coordinatore del Centro di recupero di Volterra. “Malgrado analisi sempre più accurate, è stato impossibile finora diagnosticare la causa dei decessi. L’ultima ondata di ottobre ci ha spinto, però, a non arrenderci e ad andare sempre più a fondo, a osservare i fatti da tutti i possibili punti di vista e cercare aiuto e consiglio in più ambiti per ragionare sul quadro clinico e sugli eventi che ci hanno colpito nell’ultimo anno”.

L’apertura delle istituzioni a continuare il percorso diagnostico c’è: prove concrete sono non soltanto la convocazione del tavolo tecnico chiesto da IHP, ma anche il supporto operativo previsto nella gestione controllata dei cavalli del Centro. Qui sono in programma al più presto nuovi sopralluoghi botanici, il coinvolgimento dell’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri e il monitoraggio di un gruppo di cavalli che saranno oggetto di una gestione sperimentale.

A questo riscontro positivo si aggiunge il risultato ottenuto dal Ministero della Salute, che recentemente ha pubblicato un protocollo nazionale di intervento per casi simili, dando seguito a un’altra delle richieste avanzate da IHP nei mesi scorsi, in accordo con i propri scopi istituzionali per la tutela degli equidi: creare uno strumento a servizio di tutti i proprietari di cavalli che dovessero trovarsi in futuro nella difficile situazione di gestire morti massive e improvvise dei propri animali.