Morta dopo la cena al ristorante, agriturismo al setaccio

Pontedera, i Nas nel ristorante. L’autopsia conferma lo shock anafilattico letale

Chiara Ribechini con il fidanzato Nicola

Chiara Ribechini con il fidanzato Nicola

Pontedera (Pisa), 19 luglio 2018 - Un intero pomeriggio di ispezioni, controlli, rilievi e sequestri di resti di cibo nella cucina dell’agriturismo in provincia di Pisa dove Chiara Ribechini ha mangiato domenica sera prima di morire per uno shock anafilattico. La ventiquattrenne, infatti, era affetta da una grave allergia a latte, latticini e uova. All’agriturismo, poco dopo le 13 di mercoledì, sono arrivati i carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazioni, ndr) di Livorno, i militari della Scientifica della Compagnia di Pontedera e del Comando provinciale di Pisa ma anche gli ispettori dell’Asl Toscana Costa. Tutto mentre alla Medicina legale di Pisa, il dottor Marco Di Paolo eseguiva l’autopsia sul corpo della pisana spirata tra le braccia del suo fidanzato, Nicola Gabbriellini, che ha cercato in tutti i modi di rianimarla, prima dell’intervento dei sanitari del 118 che nulla hanno potuto per salvarla.

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L’autopsia, secondo le prime indiscrezioni, ha confermato la morte a seguito di shock anafilattico. Il medico legale avrà sessanta giorni di tempo per depositare i risultati dell’esame autoptico e per effettuare una serie "di analisi chimico-alimentari per cercare di individuare l’allergene" che ha ucciso la giovane. La salma di Chiara sarà dissequestrata oggi. Venerdì il funerale nella chiesa di Visignano, frazione di Cascina.

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Nas, Scientifica e ispettori dell’Asl per il sopralluogo di mercoledì pomeriggio hanno seguito alla lettera le indicazioni fornite con precisione dalla Procura, in particolare dal sostituto Giancarlo Dominijanni che si occupa del caso. Priorità: ultimare le acquisizioni necessarie per quanto riguarda le materie prime e i residui alimentari di quella maledetta cena. Pane e vellutata di piselli sarebbero ancora i cibi principalmente indiziati. Portati a termine questi accertamenti, la Procura potrà dissequestrare la cucina dell’agriturismo. Accertamenti anche sull’ago dell’infusore di adrenalina usato dalla ragazza ai primi sintomi dello shock. È stato trovato piegato a novanta gradi. Ha funzionato?

"Per fare chiarezza sulla vicenda saranno fondamentali le prossime ore – ha detto il procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini – Entro giovedì saranno ascoltati, come persone informate dei fatti, gli amici che hanno cenato con Chiara e lo staff del ristorante per ricostruire la serata. Nello stesso giorno verranno concluse anche le acquisizioni tecniche nella cucina del ristorante per cercare, e quindi cristallizzare, elementi utili alle indagini. Eseguiti gli accertamenti necessari sulle materie prime e sui residui alimentari, il locale potrà essere dissequestrato. Al momento nel registro degli indagati è stata iscritta un’unica persona", ovvero l’amministratrice dell’azienda agricola.

Elisa Capobianco-Gabriele Nuti