Minacciano con la spranga, bulli identificati

Ragazzini incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune di Ponsacco. Segnalati alla Procura dei minori

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PONSACCO

I due bimbi di 10 anni che nel pomeriggio di domenica 18 settembre hanno aggredito due ragazzini di 11 anni, minacciandoli con una spranga, sono stati identificati dai carabinieri grazie alle telecamere di videosorveglianza e segnalati alla Procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Firenze. In casi del genere è possibile che ci sia un coinvolgimento dei servizi sociali, oltre a eventuali provvedimenti nei confronti della famiglia in merito alla sorveglianza dei minori.

I fatti risalgono al pomeriggio di domenica 18 settembre quando i due amichetti undicenni erano in giro nel centro di Ponsacco con le loro biciclette. Una volta arrivati sul corso, mentre uno dei due stava prendendo il gelato, uno dei bimbi di 10 anni si è messo in mezzo alla strada e dopo aver detto all’altro undicenni che lì non poteva stare perché era il suo territorio, l’ha colpito con una manata sul collo. Poco dopo lo stesso bimbo è tornato insieme al coetaneo e brandendo la spranga ha minacciato i due undicenni. Dopo il racconto del figlio, il padre di uno dei due minacciati ha cercato di rintracciare gli aggressori. L’uomo ha raccontato di "averli visti entrare nel palazzo rosa di via Rospicciano".

Quanto accaduto è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate dal Comune. Le immagini estrapolate hanno rappresentato la prova per la chiusura delle indagini e degli accertamenti da parte dei carabinieri della stazione di Ponsacco. Indagini che hanno preso avvio il giorno dopo, lunedì 19 settembre, dopo che i genitori dei due bambini minacciati si sono presentati al comando di Ponsacco dell’Arma per sporgere denuncia di "percosse e minacce ai danni dei loro figli". Gli amichetti di 11 anni non hanno riportato alcuna lesione, ma l’aggressione ha lasciato loro il timore che possa ripetersi.

Un episodio riconducibile ad atti di bullismo tra coetanei. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di individuare i due bimbi di 10 anni. Sarà la Procura per i minorenni, come detto, a decidere quali provvedimenti intraprendere. Pare che uno dei due bambini non sia nuovo a questo tipo di comportamenti. Un bimbo che, evidentemente, ha bisogno di un supporto particolare per crescere e capire che certi atteggiamenti sono sbagliati e crescendo con questo modo di fare rischia di finire in provvedimenti ben più seri.

gabriele nuti