Migranti, casolare abbandonato diventa centro d'accoglienza

Iniziativa della cooperativa "La Pietra d'Angolo" per circa quaranta richiedenti asilo

Migranti nel Comprensorio del Cuoio

Migranti nel Comprensorio del Cuoio

San Miniato, 17 settembre 2018  - Un casolare diroccato e inutilizzato da sette anni è stato ristrutturato e trasformato in un centro di accoglienza straordinaria per 40 richiedenti asilo. E’ la realtà «Officine Cavane» nei campi di San Miniato, in provincia di Pisa, dove l’associazione ‘Pietra d’angolo’, nata molti anni fa per l’assistenza ai disabili, ha allargato il suo raggio d’azione nel campo dell’immigrazione e ha trasformato questo luogo degradato di campagna in un centro nevralgico per i migranti e per la popolazione autoctona locale. Accanto ai quattro appartamenti del casolare dove vivono i profughi, quasi tutti africani, è stata aperta una Ciclofficina, dove i richiedenti asilo riparano le biciclette, una falegnameria per disabili e migranti dove si restaurano mobili e un laboratorio di teatro dove sono iscritti, oltre ai richiedenti asilo, anche oltre venti cittadini della zona.

Tutta la cittadinanza intorno al casolare è stata coinvolta sin dall’inizio, informata di quello che sarebbe successo dentro il centro di accoglienza e coinvolta direttamente nelle attività. «E’ un modo - ha spiegato Michela De Vita, responsabile dell’associazione Pietra d’angolo- per avvicinare la cittadinanza locale ai temi dell’immigrazione e superare i pregiudizi attraverso la conoscenza”. Un processo, quello della nascita del Cas, che ha messo in moto un piccolo indotto. Oltre ai laboratori teatrali e alle attività che coinvolgono i residenti italiani, l’affitto del casolare è stato di beneficio per il proprietario italiano la cui struttura era in stato di abbandono. Così come la ristrutturazione, che ha offerto nuove opportunità alle aziende del territorio. Oltre a questo, alcuni ragazzi italiani hanno trovato lavoro nell’accoglienza e nell’integrazione all’interno dell’associazione. Intanto sempre la stesa cooperativa ha in programma un centro per accogliere le donne migranti con bambini nell'ex asilo delle suore di clausura a San Miniato