Mancano i medici di famiglia, sindaci scrivono a Giani

Una lettera per chiedere provvedimenti urgenti. Interviene anche la Lega

Migration

VALDERA

Alla fine i sindaci di tutta la Valdera hanno scritto al presidente della regione Eugenio Giani. Perché la questione dei medici di base è diventata drammatica. "La situazione relativa ai medici di famiglia dei nostri territori è sempre più difficile – si legge nella lettera firmata da tutti i primi cittadini, da Terricciola a Crespina a Volterra, passando per Pontedera, Capannoli e anche Montopoli e Castelfranco –. Molti medici che sono andati in pensione non sono stati sostituiti e questo ha portato alla saturazione dei massimali dei medici in servizio". "Inoltre, gran parte dei bandi pubblicati per sostituire i medici di prossimo pensionamento è andata deserta quindi, verosimilmente, migliaia di cittadini si ritroveranno senza aver assegnato un medico di famiglia – avvertono i sindaci – .Temiamo, anzi ne siamo certi, che questo disservizio possa avere conseguenze molto pesanti sulla salute delle persone, talmente gravi da far passare in secondo piano gli aspetti politici di questa vicenda che non saranno affatto trascurabili. Siamo estremamente preoccupati e ti chiediamo di prendere in mano la situazione poiché, dagli incontri che alcuni di noi hanno fatto col personale Asl in questo periodo, non arriva alcuna rassicurazione sulla risoluzione di questo problema". Sulla vicenda ha preso posizione nei giorni scorsi anche la Lega con il consigliere regionale Elena Meini: "è fondamentale implementare adeguatamente il numero di professionisti di medicina generale, da dirottare specialmente nei piccoli centri come, appunto, Crespina Lorenzana". Il sindaco di quest’ultimo Comune, Thomas D’Addona (nella foto), è stato tra i primi ad alzare la voce davanti ad un quadro sul territorio diventato preoccupante.

C. B.