Tutti contro tutti. La guerra delle maleodoranze ai Fabbri di Treggiaia si combatte anche con l’arma dei provvedimenti amministrativi. Così quello che sembrava un primo punto fermo nel testa a testa tra i cittadini che si lamentano dei cattivi odori che arrivano dall’azienda agricola Pesce Nicola (allevamento di bovini e bufalini da carne in sede fissa) posizionata a poca distanza dalle prime case della frazione e la proprietà diventa un nuovo inizio di battaglie legali. Il primo punto fermo era stata l’ordinanza del Suap dell’Unione Valdera che chiedeva all’azienda agricola una riduzione del numero di animali presenti nella stalla.
Nell’ultima deliberazione della giunta dell’Unione Valdera per la costituzione in giudizio dell’ente c’è la cronistoria di ciò che è successo negli ultimi mesi. Intanto "l’azienda agraria Pesce Nicola – si legge nelle motivazioni dell’atto – è abilitata all’esercizio dell’attività di allevamento di bovini e bufalini da carne in sede fissa, autorizzazione presentata allo sportello Suap dell’Unione Valdera a fine 2019, nella quale è previsto un numero massimo di 600 capi allevabili di bovini da carne". Peccato però che l’inizio dell’attività dell’azienda abbia coinciso con quello delle lamentele dei residenti della zona dei Fabbri. Esposti che hanno prodotto "un articolato intervento di vigilanza e controllo – si legge nel documento – da parte di Arpat, Usl Toscana Nord Ovest e carabinieri forestali di Pontedera, i cui esiti istruttori, agli atti del servizio Suap, hanno costituito il presupposto per l’emanazione dell’ordinanza avente ad oggetto "Ordinanza di riduzione immediata dell’attività di allevamento di bovini e bufalini da carne in sede fissa svolta dall’Azienda Agraria Pesce Nicola in Pontedera, via Val di Cava snc"".
Ordinanza poi sospesa dal Tar della Toscana. Adesso, poche settimane fa, è stato acquisito al protocollo il ricorso al Tar dell’azienda Pesce contro l’Unione Valdera, l’azienda Usl Toscana Nord Ovest e Arpat di Pisa per chiedere l’annullamento "dell’ordinanza del dirigente Area Suap Unione Valdera, della successiva nota dirigenziale del 17.03.21 di conferma dell’ordinanza sopra indicata, nonché di ogni altro atto connesso, presupposto o consequenziale". Così l’Unione si costituirà in giudizio facendosi rappresentare dall’avvocato Domenico Iaria. Una battaglia ancora lontana da una soluzione. Tema che nel frattempo è diventato anche politico dopo l’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega Rebecca Stefanelli, Michela Crespina e Domenico Pandolfi. S.E.