Malato di Sla senza cibo, l'Asl apre un'inchiesta interna

Forza Italia annuncia un'interrogazione in Regione. Anche il Pd pronto a chiedere chiarimenti all'assessore alla sanità

Ospedale(foto di archivio)

Ospedale(foto di archivio)

San Miniato, 16 gennaio 2019 - Un'indagine interna per capire come sono andate le cose e perché G.V., 62 anni di San Miniato, malato di Sla, è rimasto – come denunciato dalla moglie – senza le sacche dell’alimentazione. Sacche che la donna ha recuperato di fortuna grazie a una signora che aveva ancora in casa quelle del nonno morto una ventina di giorni fa. Una scorta che le ha permesso di «coprire» cinque giorni in cui sarebbe stata senza prodotto. L’indagine è stata annunciata dall’azienda Asl Toscana Centro che si scusa con i familiari, e, con una nota, spiega, appunto, che viene aperta «subito una commissione d’indagine interna specifica per chiarire, il più rapidamente possibile, la congruità delle procedure seguite e i comportamenti tenuti dalle strutture» riguardo alla mancata consegna delle sacche.

«Considerata la gravità dei fatti, così come sono stati descritti - precisa la direzione generale - vogliamo capire come essi si sono effettivamente svolti e se ci sono delle responsabilità».  La commissione si insedierà oggi. Inoltre, la stessa azienda ha comunicato alla famiglia che le sacche ora possono essere ritirate nella farmacia territoriale dell’ospedale San Giuseppe a Empoli. Il prodotto è, infatti, tornato disponibile da lunedì con una fornitura complessiva di 24 mila confezioni in distribuzione da ieri a copertura del fabbisogno mensile.

La vicenda ha suscitato clamore, poiché le sacche di alimentazione vanno a pazienti, come i malati di Sla, che non possono alimentarsi autonomamente ma devono fruire di presidi speciali per somministrare la nutrizione nell’apparato digerente. Il consigliere regionale Pd Enrico Sostegni annuncia che chiederà «un approfondimento anche all’assessorato alla sanità e alle strutture competenti della Regione Toscana, perché non è accettabile che per problemi organizzativi si rinunci a dare risposta a una situazione personale già di per sé gravissima».

Presenta sul caso un’interrogazione in Regione il capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti: «la Asl ha esaurito scorte di alimentazione artificiale prescritte e spettanti in regime di routine, non d’improvviso. Non è accettabile che si neghi il cibo a pazienti così fragili perché non si riescono a garantire gli approvvigionamenti benché perfettamente pianificabili, prescritti e ricorrenti».