di Ilenia Pistolesi  La strada che con tutta probabilità verrà seguita, andrà verso la creazione di una classe articolata. Il liceo classico, nell’ultimo giorno disponibile per le iscrizioni, si ferma a quota sette e non riesce a traguardare il tetto (10 iscritti) per la formazione di una classe. L’ipotesi più acclarata è quella di andare, come detto, a formare una prima classe articolata, unendo i sette studenti del classico a un’altra aula di matricole (scientifico o liceo delle scienze umane). Ipotesi che sarà al vaglio di un prossimo incontro fra la dirigente scolastica dell’istituto superiore Carducci, Nadia Tani, e il provveditorato agli studi di Pisa. E se il classico di Volterra, come ogni altro liceo classico d’Italia, conosce una parabola discendente negli iscritti, resistono, anzi salgono gli iscritti agli altri indirizzi liceali: sono 29 gli iscritti al liceo scientifico, 28 al liceo delle scienze umane e 33 all’artistico. Da ricordare, che anche un paio di anni fa al Carducci fu creata una classe articolata per le risicate iscrizioni al classico. Classe che poi, dopo un anno, fu scorporata per decisione del provveditorato. "Non parlerei, al momento, di verdetti definitivi – sottolinea l’assessora all’istruzione Viola Luti – c’è ancora un incontro al provveditorato e da tempo sono in contatto con il provveditore per la situazione del liceo classico, visto l’andamento del corso di studi a livello nazionale. Un motivo che ci ha spinti a adottare di nuovo il sistema delle borse di studio per il classico e i geometri e a finanziare un campus di orientamento specifico sul classico per gli studenti della Valdera, per far conoscere l’istituto classico e il contesto storico e archeologico in cui esso si trova, Volterra. Un vantaggio in più per chi sceglie di studiare qui". Ecco l’analisi dell’assessora Luti rispetto al calo degli iscritti. "Il problema è annoso, dobbiamo andare indietro di lustri e lustri, nonostante vi siano o vi siano state anche classi che hanno superato i 20 alunni – spiega – come ho già detto, la situazione dei licei classici in Italia non è così dissimile da quella di Volterra: è ovvio che in una dimensione più piccola come la nostra, il problema viene avvertito maggiormente perché può avere ripercussioni. Credo che il proliferare, e parlo ancora in generale, di nuovo indirizzi di studio e il pregiudizio che il classico non dia sbocchi professionali, siano elementi che pregiudicano le iscrizioni. Io non sono d’accordo".

Cronaca

di Ilenia Pistolesi

La strada che con tutta probabilità verrà seguita, andrà verso la creazione di una classe articolata. Il liceo classico, nell’ultimo giorno disponibile per le iscrizioni, si ferma a quota sette e non riesce a traguardare il tetto (10 iscritti) per la formazione di una classe. L’ipotesi più acclarata è quella di andare, come detto, a formare una prima classe articolata, unendo i sette studenti del classico a un’altra aula di matricole (scientifico o liceo delle scienze umane). Ipotesi che sarà al vaglio di un prossimo incontro fra la dirigente scolastica dell’istituto superiore Carducci, Nadia Tani, e il provveditorato agli studi di Pisa. E se il classico di Volterra, come ogni altro liceo classico d’Italia, conosce una parabola discendente negli iscritti, resistono, anzi salgono gli iscritti agli altri indirizzi liceali: sono 29 gli iscritti al liceo scientifico, 28 al liceo delle scienze umane e 33 all’artistico. Da ricordare, che anche un paio di anni fa al Carducci fu creata una classe articolata per le risicate iscrizioni al classico. Classe che poi, dopo un anno, fu scorporata per decisione del provveditorato. "Non parlerei, al momento, di verdetti definitivi – sottolinea l’assessora all’istruzione Viola Luti – c’è ancora un incontro al provveditorato e da tempo sono in contatto con il provveditore per la situazione del liceo classico, visto l’andamento del corso di studi a livello nazionale. Un motivo che ci ha spinti a adottare di nuovo il sistema delle borse di studio per il classico e i geometri e a finanziare un campus di orientamento specifico sul classico per gli studenti della Valdera, per far conoscere l’istituto classico e il contesto storico e archeologico in cui esso si trova, Volterra. Un vantaggio in più per chi sceglie di studiare qui".
Ecco l’analisi dell’assessora Luti rispetto al calo degli iscritti. "Il problema è annoso, dobbiamo andare indietro di lustri e lustri, nonostante vi siano o vi siano state anche classi che hanno superato i 20 alunni – spiega – come ho già detto, la situazione dei licei classici in Italia non è così dissimile da quella di Volterra: è ovvio che in una dimensione più piccola come la nostra, il problema viene avvertito maggiormente perché può avere ripercussioni. Credo che il proliferare, e parlo ancora in generale, di nuovo indirizzi di studio e il pregiudizio che il classico non dia sbocchi professionali, siano elementi che pregiudicano le iscrizioni. Io non sono d’accordo".

Liceo classico, pochi iscritti. Ma c’è il piano B    

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